Philippe Pozzo di Borgo, morto l'uomo tetraplegico che ispirò il film 'Quasi Amici': aveva 72 anni

Sabato 3 Giugno 2023, 09:12 - Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 10:11

La vita dopo l'incidente

Amante della vita nonostante le sofferenze con cui ha dovuto convivere dopo l'incidente del 1993, Philippe Pozzo di Borgo era diventato il patrono dell'associazione 'Soulager mais pas tuer', che si batte in particolare contro l'eutanasia. Nel 2016 accettò anche di fare i testimonial di UP for Hummanness, dedicata all'integrazione professionale delle persone con disabilità. Rampollo di nobile famiglia, ricco, colto, affascinante e amante delle cose belle e raffinate, Philippe Pozzo di Borgo si ritrovò paralizzato a seguito dell'incidente di parapendio poco dopo la scomparsa della sua splendida e amatissima moglie, affetta da una rara forma tumorale.

Nel libro autobiografico «Il diavolo custode» Philippe racconta come combatte coraggiosamente e ostinatamente con il proprio corpo, con il ricordo straziante di lei e con l'idea di essere un uomo inutile, finito, e per farlo usa tutti gli strumenti possibili, dall'impegno sociale all'attaccamento ai piaceri della vita. In questa sua battaglia ha un'arma speciale: il suo badante, un immigrato algerino appena uscito di galera, che entra un giorno nella sua vita «ingessata» con l'energia di un tornado e diventa immediatamente il suo «diavolo custode». Il loro rapporto di dipendenza reciproca e lo scontro ravvicinatissimo e spesso spericolato tra le loro culture si trasforma presto in un legame solido e nello stesso tempo turbolento, punteggiato da episodi irresistibilmente comici e autenticamente commoventi.

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