La guerra in Israele scuote l'energia: panico bollette, impennata gas e petrolio. Lo spread sale a 206

Lunedì 9 Ottobre 2023, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 20:11

L'allarme di Rothschild

Secondo Benjamin Melman di Rothschild «finora i mercati hanno reagito in modo contenuto agli eventi del fine settimana in Israele». «I prezzi del petrolio - ha spiegato - sono rimbalzati di circa il 3%, il dollaro ha guadagnato circa lo 0,5% e c'è stato un leggero spostamento in direzione del quality (i più sicuri investimenti di qualità), con i mercati azionari e i rendimenti obbligazionari in calo». «Questi eventi drammatici - ha sottolineato - riguardano paesi non produttori di petrolio, che hanno un impatto limitato sull'economia globale».

A suo dire però il «rischio principale» è il peggioramento della situazione nella regione. In particolare, del rapporto tra Israele e Iran, con «ipotetiche conseguenze molto significative». «Non solo l'Iran è un grande produttore di petrolio - ha sottolineato - ma potrebbe nuovamente bloccare lo Stretto di Hormuz e distruggere i campi petroliferi vicini». Al momento secondo Melman è difficile fare previsioni e le borse lo hanno confermato. Milano ha ceduto lo 0,46%, Parigi lo 0,55% e Londra lo 0,03%. A cavallo della parità invece gli indici Usa. Tra i titoli in evidenza i petroliferi Shell (+2,83%) ed Eni (+2,27%) e il comparto aerospaziale con Leonardo (+4,79%). Vendite sulle banche a partire da Mps (-6,25%).

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