Incidente treno a Brandizzo, giallo sul nulla osta ai lavori e un ritardo che può aver ingannato gli operai: l'inchiesta

Venerdì 1 Settembre 2023, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 15:56

Il semaforo verde: perché?

Secondo quanto sostiene Rfi, il binario dove stavano lavorando gli operai non era affatto morto. Il treno, dunque, è passato dove doveva passare. A trarre in inganno gli operai potrebbe essere stato il passaggio del 2044, che sapevano essere l’ultimo treno della giornata. E forse anche il ritardo del 14950, il treno che li ha uccisi.

Secondo Rfi, «un cantiere di quel tipo può essere attivato soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa, in questo caso dell’impresa appaltatrice, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare».

Procede intanto la magistratura, che con la pm Giulia Nicodemi ha coordinato nell'immediato i rilievi di polizia ferroviaria e carabinieri, accorsi sul posto con vigili del fuoco e ambulanze e ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo al momento contro ignoti. Immediata la sospensione nel tratto fra Settimo e Chivasso della circolazione ferroviaria su quella che è la linea storica della Torino-Milano, con bus sostitutivi, dopo che la mattinata aveva visto una serie di cancellazioni di regionali e intercity. Ritorno alla normalità a sera. Ma non per parenti e amici delle vittime.

L'incidente ha segnato anche chi si è salvato: i due operai che hanno evitato il treno sono stati dimessi solo a sera, dopo ore di sostegno psicologico fornito nell'ospedale della vicina Chivasso. Un servizio che si è reso necessario allo stesso modo per chi guidava il convoglio e per l'altro macchinista che gli era accanto.

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