Strage operai Brandizzo, il sopravvissuto: «Io vivo grazie a un martello. Ho visto i fari del treno in faccia»

Sabato 9 Settembre 2023, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 15:31

Brandizzo, il sopravvissuto sotto choc

Dalla sera dello schianto il caposquadra è chiuso nella sua casa di Borgo Vercelli, né a lui né a Massa i magistrati della Procura di Ivrea hanno ancora notificato l’invito a comparire: prima degli interrogatori intendono ricostruire il quadro completo della vicenda. «Andrea Girardin Gibin è una persona profondamente provata e addolorata per la perdita di compagni di lavoro, che erano anche amici. Ha vissuto un’esperienza unica nella sua drammaticità: era sul binario, è riuscito a scansarsi ma ha visto la morte in faccia e la morte colpire gli altri», afferma il suo avvocato, Massimo Mussano. Racconta la cognata Deborah: «Andrea è in stato di choc. Da anni andava a lavorare insieme ai suoi compagni e adesso continua a ripetere i loro nomi». Gli uomini della Polfer hanno recuperato accanto ai binari i telefonini di Giuseppe Aversa, 49 anni, e Giuseppe Lombardo, 52 anni: sono in pessime condizioni ma, al contrario di quelli delle altre vittime, non distrutti al punto da essere inutilizzabili.

E gli investigatori confidano di potere trovare all’interno qualche ulteriore elemento sulla strage del 30 agosto, chiamate o messaggi inviati, oppure video come quello girato da Kevin Laganà che svela l’operatività irrispettosa delle regole. Tra il materiale sequestrato e confluito nel fascicolo delle pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi ci sono inoltre i tablet del macchinista, Marcello Pugliese, 52 anni, e dell’altro addetto che era con lui nella cabina di guida, Francesco Gioffrè, 29 anni. I due ferrovieri, sentiti poche ore dopo la tragedia, avevano parlato di un segnale «verde» e dichiarato che non c’erano segnalazioni dei lavori in corso sui binari. Da estrarre anche i dati delle due scatole nere del treno, per analizzare tutto il materiale la Procura nominerà un consulente tecnico e agli accertamenti potranno partecipare gli indagati, i rispettivi legali e i familiari delle vittime con eventuali consulenti propri.

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