Pfizer, laboratorio sotto accusa: «Dati falsificati». L'esperto Oms: «Errori, ma il vaccino è sicuro»

Le accuse nei confronti di un laboratorio texano sul British Medical Journal. L'italiano Aureliano Stingi, giovane esperto dell'Oms, sottolinea però che gli errori nei dati non influiscono sulla sicurezza del vaccino

Pfizer, laboratorio sotto accusa: «Dati falsificati». L'esperto Oms: «Errori, ma il vaccino è sicuro»

di Enrico Chillè

Pfizer nella bufera per gli errori che avrebbe commesso un laboratorio incaricato di redigere i dati sui trial clinici del vaccino contro il Covid. L'azienda texana Ventavia è stata accusata di aver omesso o manipolato i dati sull'efficacia e sugli effetti collaterali del vaccino: ecco cosa è successo.

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Pfizer, errori e omissioni nei dati sui trial clinici?

Tutto è partito da un articolo del giornalista investigativo Paul D. Thacker sul British Medical Journal. Sotto accusa è finito il laboratorio di Ventavia, incaricato da Pfizer di redigere una minima parte dei dati relativi ai trial clinici. L'azienda texana avrebbe falsificato i dati e ritardato il monitoraggio degli effetti collaterali al momento di valutare l'efficacia del vaccino Covid. Nel lavoro di Ventavia, azienda texana specializzata in sperimentazioni cliniche, ci sarebbero state molte mancanze denunciate anche alla Food and drug administration (Fda) da una testimone interna all'azienda. La fonte principale dell'articolo di Bmj è una ex impiegata di Ventavia, Brook Jackson, che ha lavorato due settimane ai test del vaccino Pfizer/BioNTech e che è stata testimone di molti 'errori', tra i quali problemi di etichettatura che hanno compromesso il sistema di valutazione in 'doppio cieco'. Le fonti hanno rivelato al Bmj che la società texana ha impiegato vaccinatori non adeguatamente formati ed è stata lenta nel seguire gli eventi avversi riportati nello studio cardine di fase III di Pfizer. «Il personale che ha condotto i controlli di qualità è stato sopraffatto dal volume di problemi riscontrati», si legge su Bmj.

Pfizer, Stingi (Oms): «Errori nei dati, ma il vaccino è sicuro»

Il caso ha ovviamente fatto il giro del mondo e ad interessarsi dell'accaduto c'è anche un giovane esperto italiano dell'Oms. Aureliano Stingi, 30 anni, ricercatore in Biologia molecolare e Oncologia genetica e 'fact checker' contro le fake news, ha commentato così: «Quello che è stato denunciato al Bmj non è lo scandalo del secolo, è la testimonianza di superficialità e poca accortezza in piccole procedure. Non creiamo panico e insicurezza. Se ci sono errori in un trial clinico vanno denunciati e perseguiti, ma la Fda, vari studi mondiali e i dati che arrivano dalle campagne vaccinali in tutto il mondo sono la dimostrazione reale della sicurezza del vaccino».
Il caso è diventato di portata mondiale ed è stato colto al balzo da tanti gruppi no vax. Aureliano Stingi, però, minimizza: «Dobbiamo chiarire il contesto, Pfizer si avvale di aziende esterne per seguire la mole di studi che porta avanti, qualcno ha rivelato imprecisioni ed errori durante lo svolgimento di tre trial sui 153 realizzati per Pfizer.

I dati di Ventavia corrispondono a mille partecipanti su 44mila, la notizia colpisce ma se poi andiamo a vedere quali sono questi errori, si tratta di siringhe smaltite in modo errato, nomi dei pazienti visibili e due giorni di ritardo nella comunicazione degli effetti indesiderati». Il biologo italiano poi aggiunge: «Questi errori non inficiano l'affidabilità del vaccino. Certamente Pfizer dovrebbe controllare che chi lavora per lei lo faccia bene, ma un'azienda così grande si affida da sempre a professionisti riconosciuti e società certificate approvate dalla Fda».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Novembre 2021, 15:35
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