Covid, variante Delta raddoppia rischio di ospedalizzazione

Covid, variante Delta raddoppia rischio di ospedalizzazione

Le persone che si infettano con la variante Delta del Sars-CoV2 hanno il doppio del rischio di essere ricoverati in ospedale rispetto a chi contrae la variante Alpha. Sono le conclusioni di uno studio britannico pubblicato oggi su Lancet.

«La nostra analisi dimostra che se non si disponesse dei vaccini, una epidemia dovuta alla variante Delta peserebbe molto di più sui sistemi sanitari, che se fosse causata dall'Alpha», ha sottolineato Anne Presanis, co-autrice dello studio. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 43.000 casi di Covid registrati in Inghilterra tra il 29 marzo e il 23 maggio, periodo in cui la Delta ha cominciato a diffondersi Oltre Manica.

La proporzione dei casi legati alla variante Alpha era dell'80% nella media del periodo preso in considerazione (99,8% la prima settimana, 34,8% l'ultima), il 20% di variante Delta. I tre quarti dei pazienti (74%) non erano vaccinati e un quarto (24%) aveva ricevuto una sola dose. Chi aveva ricevuto entrambe le somministrazioni rappresentavano solo l'1,8% degli infetti.

Il 2,3% dei casi positivi alla Delta è stato ospedalizzato nelle due settimane successive al test positivo, contro il 2,2% dei casi di variante Alpha.

Ma rielaborando i dati per valutare i fattori conosciuti che fanno variare il rischio di forme gravi (età, gruppo etnico, stato vaccinale) i ricercatori hanno calcolato che il rischio di ospedalizzazione è moltiplicato per 2,26 con la variante Delta rispetto all'Alpha. I pazienti colpiti dalla Delta erano più giovani, con un'età media di 29 anni contro i 31 affetti da Alpha.


Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Agosto 2021, 15:38
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