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Al Nord e in Lombardia l'epidemia «è partita molto prima, di sicuro a gennaio e forse anche prima», è emerso dalla conferenza stampa. La maggiore concentrazione dei casi «si ha nelle Rsa, a livello familiare e al lavoro», ha detto il presidente dell'Iss. Inoltre, ad aprile, ha detto, «sono aumentati i casi tra le donne». Ci sono aree «a bassa, media e alta circolazione del virus» e «ci sono focolai anche in aree a bassa circolazione». Tuttavia «il miglioramento è netto, ma serve cautela», ha detto.
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Il numero dei casi di Covid-19 «si sta riducendo dappertutto, ma è ancora necessaria prudenza rispetto alle misure di riapertura perché la situazione è diversificata nel Paese», ha aggiunto Brusaferro. «La curva mostra che i sintomatici si riducono, ma ci sono ancora casi, anche questi però in riduzione. Aumenta l'utilizzo dei tamponi. Crescono gli asintomatici o coloro che hanno patologie lievi e si riducono i pazienti critici. Inoltre le età più avanzate, con più patologie, sono a maggior rischio mortalità».
GIOCATORI D'AZZARDO CHIEDONO AIUTO «Aumenta il numero di telefonate da parte dei giocatori d'azzardo in preda a crisi di astinenza al numero verde dell'Istituto Superiore di Sanità.
E chiamate che prima duravano in media 15 minuti, oggi durano almeno 40». A spiegare all'ANSA le conseguenze dell'emergenza coronavirus sui giocatori problematici è Roberta Pacifici, direttore del Centro Dipendenze e Doping dell'Iss, che sottolinea: «La presa di coscienza di avere un problema è aumentata con il lockdown.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Aprile 2020, 13:30
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