Gli scontri nel cuore della città e l'assalto alla Cgil durante il corteo 'no green pass' irrompono nella campagna elettorale di Roma, ad una settimana esatta dal ballottaggio. All'indomani della bufera innescata dal controverso articolo sulla Shoah, il candidato del centrodestra Enrico Michetti si scusa per aver «usato con imperdonabile leggerezza dei termini che alimentano ancora oggi storici pregiudizi» e aver «ferito i sentimenti della comunità ebraica». Quindi, va al presidio organizzato dal sindacato di Maurizio Landini per portare personalmente la sua solidarietà al segretario e scandisce: «Io sono contrario a qualsivoglia tipo di violenza e totalitarismo. Violenza fascista? La violenza è violenza», ribatte.
Anche Gualtieri alla Cgil
Prima di lui, arriva lo sfidante del centrosinistra Roberto Gualtieri che, invece, sottolinea proprio la matrice «neofascista» alla base dell'irruzione a Corso d'Italia, auspicando che non vi siano «ambiguità o furbizie nei confronti delle frange violente». Ma l'articolo sull'Olocausto e le altre tragedie, pubblicato nel 2020 da Michetti, continua a far discutere. I parlamentari a 5 stelle della commissione Segre attaccano: «Parole culturalmente agghiaccianti e politicamente inaccettabili». Rincara la dose Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele: «Chi crede che la Shoah abbia avuto maggior considerazione di altre tragedie storiche perché gli ebrei, a suo dire, possedevano banche non merita di certo di fare il sindaco».
Corteo No Green Pass a Roma: gli scontri con la polizia e l'assalto alla sede della Cgil
E la «più ferma condanna» arriva anche dal comitato provinciale dell'Anpi di Roma. Secondo Giorgia Meloni, principale sponsor del tribuno, a fronte delle «frasi molto infelici» scritte, Michetti «ha fatto benissimo a ribadire la sua totale lontananza da ogni forma di antisemitismo, la sua totale solidarietà ad Israele».
Roma, no pass assaltano sede Cgil. Landini: «Atto di squadrismo fascista»
Nessuna replica dalla prima cittadina, presa di mira da Italia Viva per i tempi con cui ha commentato gli scontri no pass: «Allucinante che non abbia detto una parola sui fatti di violenza inqualificabili», twitta nel primo pomeriggio il presidente Ettore Rosato. E Giuseppe Conte, dal presidio alla Cgil, si vede rivolgere una domanda proprio sull'eventuale presenza al presidio della prima cittadina: «Non lo so, che domanda è? - risponde lui con fare infastidito - C'è tutto il M5s, io sono qui a nome del Movimento...». Poco dopo il tweet di Raggi: «Le immagini di violenza che abbiamo visto sono inaccettabili. Solidarietà alla Cgil. Ribadisco chiaramente che Roma è orgogliosamente antifascista e che per Fn non ci può essere spazio nella nostra città». Dopo il primo 'caffè' con Michetti, domani alle 10 la sindaca accoglierà in Campidoglio anche Gualtieri. I suoi più grandi supporter ne sognano la scalata al Movimento. Soprattutto quei pentastellati che temono che l'asse giallorosso declinato come 'nuovo Ulivò con Azione e Iv si trasformi in mannaia.
Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Ottobre 2021, 19:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA