Un posto di lavoro stagionale su cinque, quest'anno, è rimasto vacante. L'allarme estivo arriva anche da Roma e dal Lazio: con la ripresa delle attività turistiche, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, le imprese del settore non riescono più a trovare un numero adeguato di lavoratori per i mesi caldi. Ossia di quelle persone, in massima parte giovani, che durante il periodo delle vacanze lavorano in alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari e in tutta la filiera legata al turismo e allo svago. A snocciolare i dati su questo fenomeno è Anpit Azienda Italia, (l'associazione nazionale per l'industria e il terziario). Secondo il report del centro studi, circa il 70 per cento delle imprese intervistate in tutta la regione lamenta una carenza di lavoratori stagionali compresa tra il 16 e il 24 per cento del personale. Particolarmente grave la situazione nella provincia di Latina, dove l'incidenza del turismo balneare è più rilevante.
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I TEMI
A causare queste difficoltà, secondo i dati del dossier, c'è in primis un problema demografico, visto che si tratta di contratti in grande maggioranza appannaggio di persone di età compresa tra 18 e 30 anni. In questa fascia nel Lazio, dal 1992 a oggi risultano 380 mila residenti in meno. Con un calo del 35 per cento: superiore seppur di poco, alla media nazionale. «C'è inoltre una percentuale di chi rifiuta un lavoro stagionale perché non vuole perdere il reddito di cittadinanza - sostiene Cesare Bianchi, presidente di Anpit Lazio - Altri declinano per motivi personali non bene specificati e il 40 per cento dice no perché preferisce passare i mesi estivi viaggiando o studiando».
LE PROPOSTE
Il reddito di cittadinanza, quindi, «è solo un parziale disincentivo all'accettare un'offerta di lavoro - sottolinea Bianchi - Concorrono altri fattori, come quello demografico: negli ultimi trent'anni nel Lazio si sono persi, tra i 18 e i 30 anni, circa 400 mila potenziali lavoratori».
IL CASO
E c'è chi deve ingegnarsi a trovare soluzioni innovative per reclutare tutto il personale necessario a offrire gli abutuali servizi alla clientela. «Siamo stati i più attivi sulle reti sociali, per presentare in maniera accattivante le varie tipologie di lavoro che offriamo nei mesi estivi - spiega Renato Lenzi, amministratore delegato di Zoomarine, il grande parco acquatico dei divertimenti di Torvaianica, e amministratore unico di Aquafelix, a Civitavecchia - Basti pensare che abbiamo ben 150 mila followers su TikTok. Inoltre siamo molto attivi per stilare convenzioni con università e istituti alberghieri, offrendo stage agli studenti». Insomma, bisogna letteralmente andare a caccia di persone disposte a lavorare d'estate: «Dobbiamo ringraziare i nostri lavoratori stagionali più fedeli, in buona parte studenti universitari, che sono tornati anche quest'anno - dice Lenzi - Ci abbiamo messo tempo a completare l'organico, cosa che peraltro non è riuscita ad altre realtà del nostro settore, soprattutto per la ristorazione, che è il settore numericamente più grande, e per le mansioni specialistiche, come i fotografi».
Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Luglio 2022, 07:33
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