Coronavirus, parchi sorvegliati speciali dai carabinieri a cavallo: e da lunedì vigilanza aumentata
di Marco Pasqua
Un'attività che adesso, con la fase 2, che prevede la riapertura delle aree verdi, non è affatto destinare a scemare, ma anzi aumenterà. «Ricordiamo, infatti, che gli assembramenti erano e saranno vietati – spiegano gli uomini del Reggimento carabinieri a cavallo, durante una perlustrazione del Pincio – e per questo motivo a partire da lunedì il personale destinato a questo tipo di servizio aumenterà». «I cavalli sono particolarmente utili per controllare i parchi – fanno notare i militari – perché intanto ci consentono di arrivare dove le auto non circolano e, soprattutto, permettono di mantenere la distanza dalla persona che viene controllata». Nessuna situazione irregolare è stata rilevata, quindi, nel Centro storico: qualche runner (che si trovava nei pressi della propria abitazione), persone con il proprio cane, qualche genitori a spasso con il figlio, tutto nella norma. «I romani hanno capito quale situazione stiamo vivendo e hanno rispettato quanto previsto dal Dpcm», sottolineano i carabinieri.
Il reggimento dei carabinieri a cavallo – che ha proprio sede nella caserma Salvo D'Acquisto, a Tor Di Quinto – raccoglie la gloriosa tradizione della Cavalleria italiana: è stato costituito a Roma il primo aprile del 1963. I più importanti compiti del reggimento sono quelli dei servizi di vigilanza in zone cittadine come parchi ma anche lungo i litorali e nei boschi; e poi i compiti addestrativi (di formazione dei carabinieri a cavallo) oltre che agonistici (sia a livello internazionale che nazionale).
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Maggio 2020, 20:49
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