Dopo Ardea e Ostia anche Ladispoli e Civitavecchia. Bagnanti morti in mare, tragedie in pochi giorni che forse si sarebbero potute evitare con una maggiore sicurezza sulla costa, soprattutto sul litorale nord. E l'ultimo caso a far discutere è quello di Civitavecchia, alla Marina, nella zona antistante la piscina di largo Galli. È venerdì pomeriggio, alle 18, quando un cittadino romeno 49enne, Ioan Obada, si immerge in acqua dopo aver bevuto una birra. Avverte un malore e va giù. Inutili i tentativi di soccorso nei pressi di uno stabilimento.
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Ieri sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Civitavecchia e la Polizia locale, su disposizione della Procura, per porre sotto sequestro la struttura e capire se quella parte di arenile, che pare si stata data in concessione, avesse tutti i requisiti per garantire l'incolumità dei villeggianti. Gli inquirenti sospettano che non ci fossero i bagnini e non è chiaro nemmeno se i gestori avessero il defibrillatore. Tutti aspetti che potrebbero pesare nell'indagine.
LE INDAGINI
La magistratura ha disposto l'autopsia sul corpo di Obada.
Nessuna inchiesta della Procura in questa circostanza ma la spiagge ladispolane sono sguarnite di bagnini e defibrillatori. Caso chiuso dalla Polizia Locale che ha constatato comunque i cartelli per segnalare i pericoli. Situazione diversa ad Ostia: il 3 agosto è deceduto per un malore in acqua il 35enne Alessandro Ventrice nel tratto del lungomare Duca degli Abruzzi ma a differenza di Ladispoli e Civitavecchia ci sono i bagnini sulle spiagge libere ed uno di loro ha cercato di salvarlo. Il 25 giugno un'altra vittima ad Ardea.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2023, 05:35
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