La siccità di quest'estate aveva fatto sparire le zanzare da Roma. Questa volta, invece, con il ritorno delle prime piogge, gli insetti rispuntano in massa nella Capitale. E durante tutto l'autunno ci faranno compagnia. Non c'è più solo il rischio dei sottovasi pieni d'acqua che possono diventare luoghi dove questi animali possano proliferare, ma anche i tombini, le pozze e tutte le aree dove ci sono ristagni d'acqua. Oltre alle solite aree più umide che caratterizzano la città, come i laghetti e gli stagni nelle Ville. A confermarlo è Alessandra Flore, naturalista responsabile del Dipartimento di scienze ambientali del Cesab, il Centro di ricerche in scienze ambientali e biotecnologie.
IL PARERE
«Le zone umide incidono molto nella crescita di questo genere di insetti, ed è molto probabile che dovremo convivere a lungo con loro, anche al di là dei mesi più caldi che tradizionalmente contraddistinguono la loro presenza nelle città - spiega la studiosa, che in Italia è tra le organizzatrici della City Nature Challenge, un'iniziativa internazionale realizzata proprio per fare in modo che i cittadini individuino flora e fauna nelle aree urbanizzate - Tutto dipenderà dal clima e da diversi fattori che potranno incidere, come l'umidità e le piogge». In questi ultimi giorni, complici i primi temporali che stanno accompagnando il passaggio dall'estate all'autunno, ci sono sempre più segnalazioni di persone che sono tornate a sentire le zanzare ronzare nelle orecchie.
Vespa orientalis, a Roma fioccano le chiamate: 400 segnalazioni al giorno dai cittadini
Due sono quelle che caratterizzano la Capitale: una è la zanzara comune, la Culex pipiens.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Aprile 2023, 12:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA