Prima le coltellate poi i colpi di pistola: la lite finita nel sangue è scoppiata nel tardo pomeriggio di ieri in via Ostuni al Quarticciolo. Sono stati i residenti intorno alle 19 a chiamare le forze dell’ordine ma quando i poliziotti sono arrivati nella piazza del Quarticciolo non c’era più nessuno. Nel giro di pochi minuti hanno però rintracciato un furgone che si stava allontanando. Al volante, Luciano Marsella, 50enne romano: boss del narcotraffico già indagato nel 2004 per associazione a delinquere e spaccio di sostanze stupefacenti nella maxi inchiesta “Replay”. L’uomo era ferito al gluteo, sono stati i poliziotti ad accompagnarlo al pronto soccorso del policlinico Casilino dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Marsella ricoverato ma non è in pericolo di vita. Sul caso indagano ora gli investigatori della squadra Mobile. Sul posto ieri, sono intervenuti anche gli agenti dalla polizia Scientifica. Le indagini portano una lite maturata per la gestione del traffico di stupefacenti nel quadrante est della Capitale.
FUGA DALL’OSPEDALE
Intanto i poliziotti stanno procedendo con gli accertamenti su altri due uomini arrivati feriti al pronto soccorso del Casilino. All’arrivo delle auto della polizia - che stavano accompagnando Marsella - si sono dati alla fuga. Da quanto riferito dai medici, i due avevano riportato diverse coltellate. Ma le indagini per ricostruire quanto avvenuto, si stanno concentrando su Marsella. Fonti investigative riferiscono che era lui a gestire lo spaccio di droga in una delle piazze del Quarticciolo. Ma i poliziotti non escludono che la sparatoria possa essere legata anche all’inchiesta in cui il boss è coinvolto dal 2004.
GLI SPARI
Per tutta la notte una squadra della polizia Scientifica ha proceduto con i rilievi. Lungo il vialetto che costeggia il parco sono stati trovati tre bossoli che verranno analizzati nelle prossime ore. Gli agenti della Mobile stanno dunque seguendo la pista del traffico degli stupefacenti nel quadrante est della Capitale dove le pistole sono caldissime da mesi. Una stagione di sangue e proiettili iniziata lo scorso ottobre con la morte del 25enne Filippo Felici: il giovane era stato ucciso con un colpo alla schiena in via Pubblio Rutilio Rufo menre stava rientrando a casa dopo una passeggiata con il cane. In casa, i poliziotti, trovarono nascoste diverse dosi di droga. Ancora sangue e proiettili P quadrante tra Casilino e Quadraro lo scorso marzo quando si sono consumati i delitti di Andrea Fiore e Luigi Finizio (27 e 13 marzo). Delitti, pure questi, commissionati sullo sfondo del traffico di droga e di una guerra tra clan per la spartizione delle piazze dello spaccio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Maggio 2023, 07:21
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