I Medici cattolici di Milano invece «salutano con favore la norma sul biotestamento approvata oggi dal Parlamento» e osservano che «la mediazione trovata a livello parlamentare risponde in più parti al documento promosso da A.M.C.I. Milano sul tema disposizioni anticipate pubblicato nel 2009 anche sul tema alimentazione\idratazione».
«La legge, frutto di un onorevole compromesso, rispetta i dettami della Costituzione e la carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (diritto alla vita e alla salute) - scrivono i medici cattolici di Milano -.
Rispetta l'autonomia decisionale del malato e al contempo l'autonomia professionale e responsabilità del medico». Per i medici cattolici milanesi, la legge «valorizza la relazione di cura nella forte alleanza terapeutica medico-paziente e familiari, attraverso decisioni partecipate nella pianificazione delle cure. Garantisce la libertà del malato nella sua fragilità per non sentirsi abbandonato, né oggetto di un'applicazione rigida e impersonale di schemi terapeutici inadeguati o sproporzionati». «Dice un no chiaro all'eutanasia e va ben oltre l'accanimento terapeutico - sottolinea il dottor Alberto Cozzi, presidente dell'Associazione Medici Cattolici italiani, Sezione di Milano -. L'obiezione del medico non si pone perché il medico può disattendere le DAT quando sono palesemente incongrue».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Dicembre 2017, 17:28
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