Regionali in Friuli e quel doppio derby tra alleati: Lega-FdI a destra, Pd-M5S a sinistra

Il partito di Matteo Salvini potrebbe essere scalzato da quello di Giorgia Meloni. Tra i progressisti, il debutto di Schlein mette a rischio Conte

Le Regionali in Friuli e quel doppio derby tra alleati: Lega-FdI a destra, Pd-M5S a sinistra

di Andrea Bulleri

Doppia sfida. Nelle elezioni di domenica e lunedì in Friuli Venezia Giulia, sono almeno due le partite dall'esito incerto che i principali schieramenti in campo si preparano a giocare. E nessuna di esse riguarda il nome del futuro governatore della Regione, carica per la quale viene dato saldamente in testa l'attuale presidente leghista Massimiliano Fedriga. Al contrario: i due derby che potrebbero condizionare gli assetti di centrodestra e centrosinistra sono tutti interni alle due coalizioni prinicipali. 

La leadership nel centrodestra

Il primo "scontro" è quello tra Lega e Fratelli d'Italia. Perché il Carroccio, fino a non molto tempo fa egemone a queste latitudini, si prepara a soccombere di fronte al successo (annunciato) del partito meloniano. Che potrebbe pesantemente condizionare la futura giunta regionale, sulla scorta di quanto avvenuto solo qualche mese fa in Lombardia. Cinque anni fa, infatti, la Lega in Friuli viaggiava al ritmo di un voto su tre, con Matteo Salvini che alle regionali del 2018 arrivò a incassare oltre il 34% delle preferenze. Mentre FdI si fermò sotto al 6%. Stavolta, dicono i pronostici, le percentuali potrebbero essere (quasi) ribaltate. 

Del resto, era andata così già alle Politiche dello scorso settembre: 31% FdI, 11% Lega. E nel Carroccio c'è chi teme che l'esito possa non discostarsi molto da quello delle regionali lombarde, con i meloniani quasi dieci punti sopra gli ex padroni di casa. In questo caso, sarebbe un altro colpo alla leadership di Matteo Salvini, che vedrebbe certificata la perdita di peso specifico nel Nord, un tempo serbatoio di voti del Capitano. 

Sfida giallo-rossa

Anche a sinistra, in ogni caso, c'è attesa per la sfida.

Non tanto per l'esito (il candidato del fronte Pd-M5S-sinistra, Massimo Moretuzzo, negli ultimi sondaggi pubblicabili era dato ampiamente sotto il governatore uscente), quanto per il primo derby interno al fu fronte giallo-rosso da quando Elly Schlein è diventata segretaria del Pd. A settembre, i dem andarono poco sotto la media nazionale, incassando in Friuli il 18% circa delle preferenze, mentre i grillini finirono al 7%, in linea con il voto di lista delle regionali di cinque anni fa. Stavolta i due sono alleati, ma pur sempre da rivali: il presidente pentastellato Giuseppe Conte ha già chiarito di non aver alcuna intenzione di fare da "cespuglio" al Pd. E i leader dei rispettivi partiti, pur essendo entrambi a Udine due giorni fa, sono stati ben attenti a non incrociarsi in piazza, per evitare photo-opportunity. Per Schlein, al primo appuntamento dalla sua conquista del Nazareno, è importante fare meglio di cinque anni fa: per Conte, è vitale non fare (troppo) peggio, per non vedersi consegnato a un destino di subalternità ai dem. 

In mezzo ai due "litiganti" sul fronte destro e sinistro, resta il Terzo polo, che corre da sé: in campo, per il duo Azione Italia viva, c'è Alessandro Maran, che punta a incassare (almeno) la doppia cifra. Chiude il quartetto Giorgia Tripoli, sostenuta da movimenti della galassia no vax (che qui più che altrove avevano soffiato sul vento della protesta contro il Green pass).

La guida al voto

Si vota domenica (dalle 7 alle 23) e lunedì (dalle 7 alle 15), anche per rinnovare le amministrazioni di 24 comuni della Regione. E se la sfida per la poltrona di governatore non pare al cardiopalma, in quella interna alle coalizioni le scintille sono appena cominicate. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Aprile 2023, 19:12
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