Enrico Letta piazza un macigno pesante sulla strada, già molto in salita, di Silvio Berlusconi verso il Colle. Il leader dem non cita espressamente il Cavaliere ma il suo messaggio è chiarissimo: «Rivedendo i 12 presidenti eletti in passato viene fuori che non c'è mai stato nessun leader o capo politico. E non è un caso. Questo ruolo richiede una figura di spiccata sensibilità delle istituzioni. Questo non sarà banale nella scelta. Dobbiamo continuare - insiste l'ex premier a il Sole24ore.it - con presidenti istituzionali, consensuali, in grado di rappresentare tutto il Parlamento».
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Quirinale, Letta frena Berlusconi
Un modo per scuotere il dibattito generale cominciando a fare chiarezza. Nessuna reazione da parte di Lega e Fratelli d'Italia, i cui leader tutto sommato già da tempo, pur sostenendo sulla carta la candidatura di Berlusconi, non nascondono le difficoltà legate a questa soluzione. Solo il coordinatore nazionale azzurro, Antonio Tajani, cerca di tenere il punto ma in modo molto prudente, attento a non spingersi troppo in là finendo per fare terra bruciata attorno a tutta l'operazione: «Berlusconi non ha mai affermato di volersi candidare al Quirinale. Siamo noi - sottolinea l'ex Presidente del Parlamento europeo - che glielo abbiamo proposto, perché è l'uomo più adatto con Mario Draghi per dare prestigio e forza al nostro Paese, a livello nazionale ed internazionale». Su questa partita del Colle dice la sua anche Confindustria.
Confindustria
A fronte delle inevitabili schermaglie politiche che accompagneranno questo passaggio così delicato, il Presidente Carlo Bonomi, lancia il suo allarme a Class-Cnbc: «Abbiamo un clima di incertezza sul tema delle commodities.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Dicembre 2021, 20:12
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