La Ong Mediterranea conferma così la notizia - pubblicata oggi da 'La Verità' - della presenza del figlio del ministro dell'Economia a bordo della barca a vela che supportava la Mare Jonio, nave umanitaria che lo scorso 19 marzo è approdata a Lampedusa con 48 migranti soccorsi. «Non ci siamo mai posti il problema - spiega la ong - di chi ognuno di noi sia figlio o parente, ma di cosa possiamo fare per salvare quante più vite umane possibile».
Laureato in Cinema presso la Facoltà di Roma Tre, dopo una carriera decennale come operatore e operatore di ripresa dal 1999, Stefano Tria è uno skipper che ha al suo attivo una traversata del Pacifico (2015, dalla Polinesia francese alle Fiji), numerose regate ed esperienza per trasferimenti nel Mediterraneo e imbarchi per armatori. Dal 2009 è corresponsabile del Raj, la barca a vela che accompagnava la Mare Jonio.Non ci siamo mai posti il problema di chi ognuno di noi sia figlio o parente, ma di cosa possiamo fare per salvare quante più vite umane possibile. Stefano Tria è uno di noi e fa quello per cui #Mediterranea è nata: salvare e salvarci da questo orrore.#SavingHumans
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 3 aprile 2019
Vi ricordate la vela "civetta" che accompagnava la #MareJonio di @RescueMed?
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 3 aprile 2019
A bordo come secondo skipper Stefano Paolo Tria, figlio del Ministro #Tria. pic.twitter.com/FyB5k37TdX
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Aprile 2019, 14:10
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