Beppe Marotta, ad dell’Inter, una lunga relazione di lavoro con Mino Raiola: da quanto lo conosceva?
«Da almeno trent’anni. Sono dispiaciutissimo, addolorato, affranto. Mino aveva competenza, bravura, tenacia nelle trattative. Aveva iniziato giovanissimo, ho avuto i primi contatti con lui quando era diventato collaboratore di Gino Pozzo all’Udinese: Mino lavorava sui giocatori olandesi, ma poi estese ben presto il suo raggio d’azione. Io a quei tempi ero dirigente al Monza, al Como, al Venezia, e cominciai ad avere a che fare con lui. Un grosso professionista, che infatti ha avuto un enorme successo».
E’ vero che Raiola ha cambiato il calcio con i suoi metodi, ha cambiato i rapporti di forza tra calciatori e club?
«Era abilissimo. Si faceva valere. Rappresentava i suoi assistiti nel modo migliore, si batteva per loro, strappava i contratti alle sue condizioni, spesso. Modi spicci, grande franchezza nell’esprimersi, una persona di valore. Era polemico e incisivo a livello mediatico, come lo era nel privato delle trattative, sempre uguale a se stesso. Poi è stato anche molto critico col sistema, e faceva bene la sua parte anche in quello. Come sempre rappresentava al meglio i suoi giocatori, e le loro ragioni. Poi in un sistema ci sono anche le altre controparti, come i club, le federazioni».
Insieme a lui avete messo a segno una delle plusvalenze più incredibili di sempre, per Paul Pogba.
«Ero alla Juventus.
C’è un erede di Raiola?
«Non credo. Era unico».
E’ stato anche un personaggio controverso, no?
«Spesso ha spinto al massimo, i suoi giocatori cambiavano spesso squadra. E se da un lato, sul piano economico, gli spostamenti hanno sempre garantito guadagni maggiori ai suoi atleti, magari in alcuni casi non sono state operazioni felicissime sul piano tecnico, e qualcuno non si è trovato bene. Ma fa parte del gioco».
Pensiamo a Donnarumma, ad esempio?
«Può essere, perché no. Magari, a vedere le cose adesso, se Donnarumma fosse rimasto al Milan sarebbe stato meglio per lui. Ma giudicare alla fine è facile».
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Maggio 2022, 00:11
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