Cinesi malati, tappa in albergo a Verona: la Regione "sorveglia" l'addetto alla reception

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Il coronavirus è passato per il Veneto, a "bordo" dei due turisti cinesi sbarcati a Milano Malpensa, che si sono "scoperti" malati a Roma. I due turisti erano in Italia dal 23 gennaio ed erano a Roma  quando hanno accusato i primi sintomi di febbre alta: ma qual è stato il loro percorso, dal loro arrivo in Italia fino a ieri?
 
 


Atterrati all’aeroporto di Malpensa giovedì scorso, i due facevano parte di una comitiva che partecipava ad un tour organizzato. Atterrati a Milano, non sono nemmeno passati per la città lombarda. Hanno visitato Verona, dove si sono fermati all'hotel Crown Plaza, poi Parma, per arrivare a Roma in varie tappe.

Appena "scoperto" che i due cinesi malati avevano fatto tappa anche a Verona, la Regione Veneto si è mossa. La Direzione regionale Prevenzione del Veneto, ricevuta dal ministero della Salute la comunicazione che i cinesi avevano soggiornato per una notte nella città di Giulietta e Romeo, ha inviato nell'albergo Crown Plaza i sanitari del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 9 «per effettuare le necessarie indagini».
I sanitari, fa sapere la Direzione regionale, «hanno effettuato un'accurata indagine epidemiologica, ricostruendo i contatti avuti dalla coppia e accertando che ciò era avvenuto solo con un addetto dell'hotel». «La persona in questione, che ha avuto un contatto, per quanto breve e a una certa distanza, per precauzione - si sottolinea - è stata sottoposta alle procedure della sorveglianza attiva, che prevedono la verifica costante delle condizioni di salute e della temperatura corporea».
Nulla di anomalo è sinora emerso.


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Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Febbraio 2020, 08:40
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