UDINE - Sono una mazzata i primi cinque Daspo notificati dalla Questura di Udine dopo l’invasione di campo e la rissa tra friulani e partenopei alla Dacia Arena. Che la tolleranza sarebbe stata a quota “zero”, il questore Alfredo D’Agostino lo aveva già fatto capire subito dopo il match che ha consegnato lo scudetto al Napoli. Nei provvedimenti, consegnati ieri dall’Ufficio misure di prevenzione dell’Anticrimine e per ora limitati ai soli tifosi bianconeri, è stato applicato il massimo della sanzione, che da va 1 a 5 anni per chi incappa per la prima volta in un divieto di accesso agli impianti sportivi e da 5 a 10 anni per i recidivi. E così Valentino Di Sopra, il 35enne di Palmanova arrestato in flagranza differita per rissa e invasione, in passato già “daspato”, è stato allontanato per 10 anni, di cui 4 con obbligo di firma alla pg. Per Matteo Artico, 35 anni, di Gruaro ma domiciliato a Sesto al Reghena, sono previsti 8 anni, di cui tre con obbligo di firma. Gli altri tre Daspo prevedono soltanto l’allontanamento da stadi e palasport. Riguardano Paolo Angeli, 48 anni, di Verzegnis: 5 anni. Francesco Seibessi, 54, di Monfalcone, dove è presidente della Romana Calcio (prima categoria): 4 anni. Infine, F.M., 59enne di Tavagnacco, che sabato al momento dell’esecuzione degli arresti non era stato rintracciato dalla Digos. I termini per una misura restrittiva sono scaduti, il Daspo è invece arrivato a destinazione e prevede 4 anni di “confino”.
ALTRI PROVVEDIMENTI
Non è stato ancora definito il provvedimento destinato al tifoso del Napoli arrestato nella sua città. La sua posizione è complicata, in quanto è riuscito a entrare alla Dacia Arena nonostante abbia un Daspo in vigore.
LA DIRETTISSIMA
Ieri in Tribunale a Udine è stato convalidato l’arresto dei due ultras trattenuti da sabato nelle celle di sicurezza della Questura. Sono Angeli (chiamato a rispondere di resistenza per aver atterrato un poliziotto e di invasione) e Di Sopra (rissa e invasione), a cui si contesta di aver preso a cinghiate un tifoso che era a terra. L’avvocato Giovanni Adami ha chiesto termine a difesa. Si torna in aula il 29 maggio. Fino ad allora ai due ultras il giudice ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora.
IL TIFOSO SCARCERATO
Adami, storico legale degli ultras di mezza Italia, non si sbilancia. «Un passo alla volta», ripete. Oggi a Gorizia è prevista l’udienza per la convalida dell’arresto di Seibessi, che si trova ai domiciliari. La posizione di Artico, anche lui era ai domiciliari, è invece stata definita dalla Procura di Pordenone, che ieri lo ha scarcerato «perché - osserva l’avvocato udinese - le condizioni dell’impianto accusatorio erano insufficienti». Il Pm ha ravvisato dubbi sul ruolo avuto dal 35enne di Gruaro negli scontri, ritenendo insufficiente l’immagine allegata agli atti (non si comprenderebbe se sta aggredendo un avversario) e manifestando dubbi su un’ipotesi di rissa non supportata da referti medici.
Ultimo aggiornamento: Martedì 9 Maggio 2023, 10:12
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