Uccise un turista alla stazione Termini,
27enne assolto per infermità mentale
La sentenza di oggi ha confermato la decisione del gup del 3 novembre dello scorso anno dopo il rito abbreviato. Era il 14 agosto 2013 quando, intorno alle 5 della mattina, gli agenti della Polfer in servizio alla Stazione Termini furono allertati dalla presenza di un uomo riverso in terra e col volto coperto di sangue. Sul posto - all'interno dell'atrio della biglietteria - trovarono un magrebino che riferì loro di aver assistito a un pestaggio, e che era riuscito a fermare l'aggressore. Quanto raccontato veniva confermato dalle telecamere posizionate in stazione. Davanti alla biglietteria, i video registrarono l'aggressione, con un pugno sferrato nei confronti di Laabid, che rovinava a terra esponendosi a ulteriori colpi sul volto e sulla nuca.
Minucci - nei confronti del quale il padre aveva sporto denuncia di scomparsa - fu arrestato; secondo quanto al tempo si apprese, sostenne che la vittima era caduta a terra mentre lui stava cercando di riprendersi il telefonino che gli era stato sottratto. Per il turista marocchino, giunto in ospedale in gravissime condizioni, non ci fu nulla da fare; morì di lì a poco. In sede di giudizio abbreviato, Minucci fu sottoposto a perizia psichiatrica e ritenuto incapace d'intendere e volere in quanto affetto da schizofrenia, e quindi assolto con la formula 'perché il fatto non costituisce reato per vizio totale di mente', con ordine di ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario per 5 anni. Questa decisione è stata impugnata dalla parte civile; e oggi, i giudici d'appello, hanno confermato la sentenza del gup.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2016, 14:06
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