Roma, i vigili urbani minacciano ancora
scioperi dopo l'assemblea generale

Roma, i vigili urbani minacciano ancora ​scioperi dopo l'assemblea generale

di Flavia Scicchitano
«Per ora ci prepariamo ad organizzare l'assemblea generale ma siamo pronti anche allo sciopero di categoria». A distanza di pochi mesi i vigili urbani di Roma tornano sul piede di guerra, affiancati da Cgil, Cisl e Uil per annunciare ancora una volta lo stato di agitazione.





I problemi sono sempre gli stessi: disinteresse delle istituzioni per le problematiche del corpo e nessun dialogo con i sindacati. In sostanza, il rischio del collasso dei gruppi che potrebbe portare al più presto a una nuova mobilitazione, con i conseguenti disagi su traffico e servizi della città. «Tra le motivazioni che ci portano allo stato di agitazione lo sventramento del corpo della Polizia municipale - spiega Croce della Uil - Il duo Clemente-Modafferi smantella ogni giorno una parte della municipale e inventa operazioni sconclusionate. La situazione è da allarme rosso. Per ora ci prepariamo ad organizzare l'assemblea generale ma in extrema ratio siamo pronti anche allo sciopero di categoria. Anche la politica è latitante, Marino non ha attivato nessun tavolo con i sindacati per ragionare sulle priorità. Manca un progetto e i vigili manifestano un forte malcontento».



A fare da eco è Contaldi della Cisl: «Abbiamo superato ogni limite. Il tentativo di riorganizzare il corpo in modo unilaterale e con azioni spot crea solo un assoluto disagio sui servizi e sulla città. Procederemo con uno stato di agitazione che coinvolgerà tutti i gruppi e che ci porterà manifestazioni eclatanti e ad un'assemblea generale del corpo». E ancora: «Se non ci sarà un'inversione di tendenza significativa noi metteremo in campo tutte le iniziative che necessarie per riconoscere ai lavoratori un dovuto confronto rispetto a progetti organizzativi - aggiunge Scipioni della Cgil - I tavoli avuti con il comando del corpo sono stati inconcludenti e mortificanti». Insomma, l'autunno per il comando generale sembra profilarsi come una stagione rovente. E in Campidoglio c'è già chi inizia a storcere la bocca sulla gestione del Corpo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 09:36
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