Money transfer, riciclaggio di un miliardo di euro: la Guardia di Finanza arresta 18 persone a Roma

Blitz della Finanza nei money transfer 18 arresti per riciclaggio di un miliardo

di Silvia Mancinelli
I soldi sporchi li riciclavano e li mandavano in Cina attraverso il circuito del “money transfer”. Oltre un miliardo di euro (guadagno di numerosi reati) venivano infatti spacchettati in blocchi da 999 euro l'uno - così da aggirare le normative sulla tracciabilità nel trasferimento di denaro contante - e spediti in Oriente.





A scoprire un giro di riciclaggio che ha portato all’arresto di 18 persone tra Roma, Napoli, Bari e Trento, sono stati i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria in due anni di indagini. Al centro dell’attività investigativa, chiamata proprio “Un fiume di denaro”, c’è la “Sigue”, ex money trasfer con sede a Londra. Secondo gli investigatori le sette filiali romane raccoglievano le donazioni di fittizi imprenditori cinesi, provento di reati e merce contraffatta, che trasferivano i soldi all'estero. Lo avrebbero fatto almeno 700mila volte, e sempre attraverso versamenti di 999 euro. Le misure cautelari sono state disposte dal Gip di Roma Vilma Passamonti, su richiesta dei pubblici ministeri Nello Rossi, Paola Filippi e Corrado Fasanelli.



«Non sono stupito di questa inchiesta e degli arresti, la Capitale è da sempre una grande piazza di riciclaggio perché svolge una grossa fetta dell'attività economica italiana – commenta il questore di Roma, Niccolò D’Angelo -.
Ho sentito dire da qualcuno che si parla di criminali potenti. Non esistono criminali potenti: gli arresti lo dimostrano al di la di ogni dubbio. Se c'è da fare pulizia la faremo». E il procuratore capo della Capitale, Giuseppe Pignatone, sottolinea: «Avremo massima attenzione per i vari fenomeni di criminalità e, in particolare, per quelli di tipo economico».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Dicembre 2014, 09:08