Mafia capitale, Buzzi chiede
di patteggiare 3 anni e 6 mesi

Mafia capitale, Buzzi chiede di patteggiare 3 anni e 6 mesi

di Davide Manlio Ruffolo
Salvatore Buzzi, il ras delle cooperative romane, considerato personaggio di spicco all'interno di Mafia Capitale, vuole patteggiare la propria pena. Tre anni e sei mesi di reclusione più 900 euro di multa, questa la richiesta presentata dal suo avvocato, il legale Alessandro Diddi.





La Procura, però, certa delle proprie posizioni, ha dato parere contrario a questa richiesta su cui, in ultimo, dovrà esprimersi il gip Flavia Costantini. Secondo quanto riferito da Alessandro Diddi «la richiesta di patteggiamento non equivale ad un'ammissione di responsabilità, ma ad una strategia processuale». Del resto, confida il legale, «partiamo dal presupposto che per noi non sussiste l'aggravante della matrice mafiosa e che il calcolo della pena (3 anni e 6 mesi, ndr.) è basato sulla riduzione di un terzo previsto dal patteggiamento». A conclusione, il difensore di Salvatore Buzzi, ha poi precisato che «il patteggiamento può essere chiesto solo in questa fase alla luce del giudizio immediato ottenuto dalla Procura» preannunciando battaglia perché «a prescindere dall'accoglimento o meno dell'istanza, Buzzi non rinuncerà a difendersi».



Nella stessa giornata, nell'udienza tenuta presso il tribunale del Riesame di Roma, sono state presentate anche le richieste di modifica o revoca delle misure cautelari imposte a 10 indagati.
Si tratta di alcuni degli uomini finiti agli arresti lo scorso 4 giugno nel corso della seconda tranches di Mafia Capitale. Fra questi, che per conto dei propri legali si sono rivolti al Riesame, spiccano i nomi dell'ex consigliere comunale Giordano Tredicine (FI), l'ex dirigente della Regione Lazio Guido Magrini e l'ex responsabile del dipartimento affari sociali del Comune Angelo Scozzafava. Per tutti loro la Procura ha chiesto la conferma delle misure cautelari. Sulle istanze presentante dalle difese, il riesame si è riservato di decidere entro la settimana.



Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Giugno 2015, 09:20