James Bond, le riprese si spostano sul Tevere
e i vigili fanno rimuovere le auto in sosta

James Bond, le riprese si spostano sul Tevere ​e i vigili fanno rimuovere le auto in sosta

di Lorena Loiacono
È spuntato anche il basamento di una colonna romana sulle banchine del Tevere, per portare un po' di storia sugli argini del fiume dove da ieri sera, fino a venerdì, va avanti il folle inseguimento di James Bond.





L'agente segreto che, potere del cinema, è riuscito a sfrecciare a tutto gas anche nel Rione Monti, con tutti i suoi vicoli. Ancora più difficile per 007 è stato lasciar fuori da via Panisperna la movida romana e tutti i posti auto dei residenti. Qualcuno ci ha brindato su ma qualcun altro ha fatto resistenza, lasciando l'auto ad ingombrare il set.



Ma l'impresa comunque, anche questa volta a James Bond è riuscita. E allora ecco che il set, dopo aver lasciato all'alba di ieri il Rione Monti, si prepara al grande salto. Quel volo mozzafiato tanto atteso che vedrà l'Aston Martin di 007 decollare dalla banchina fin dentro le acque del Tevere. Non a caso da ieri fervono i preparativi. Si tratta infatti della scena più complessa tra tutte quelle girate dall'inizio del set romano.



Oltre alle rituali pulizie delle banchine, che non sono mai state tanto tirate a lucido come in questi giorni sia a terra che lungo i muri solitamente infestati da scritte colorate, sul fiume sono tornati i sommozzatori con tanto di motoscafo e attrezzatura di sicurezza. Tutto è studiato nei minimi particolari, la produzione inglese ha infatti lanciato il suo diktat: vietato sbagliare.



Sulla scena, proprio all'altezza di piazza Trilussa, è spuntato un cumulo di massi che, stando alle ricostruzioni, farà da ostacolo alla corsa dei bolidi e provocherà il grande salto. Tra i resti di scena ci sarà anche la colonna romana. Le prove, iniziate nella serata di ieri, vedranno l'utilizzo delle auto di scena: prototipi eccezionali da far girare la testa ai tanti curiosi che, puntualmente, si fermano per fotografarli.



Intanto i fari giallo ocra continuano a illuminare con una luce surreale il tramonto e l'alba sul Lungotevere, mentre centinaia di operatori e uomini addetti alla vigilanza scortano i camion che continuano il loro viavai in strada. Impossibile fermarsi lungo il marciapiedi, il passaggio è interdetto anche ai pedoni. A presidiare Ponte Mazzini, ieri, c'è stata per tutto il giorno la presenza fissa dei vigili urbani che cercavano di alleggerire il flusso delle auto. A tratti impossibile. Per la Capitale infatti l'esperienza James Bond sembra non finire mai: il divieto di sosta sul Lungotevere su ambo i lati resta in vigore fino al 15 marzo compreso. I posti auto sono scomparsi e il traffico rischia ogni giorno di andare in tilt, come la pazienza dei romani.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Marzo 2015, 09:10
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