James Bond, folli inseguimenti
tra Monti e via Nomentana

James Bond, folli inseguimenti ​tra Monti e via Nomentana

di Lorena Loiacono
Un sali scendi serratissimo, nel cuore di Roma, dove l'inseguimento a folle velocità si perde tra i vicoli del Rione, tra i più caratteristici del Centro. Così Monti si è prestato, ieri notte, alle riprese per il film Spectre in cui James Bond, delle folli corse in auto, ha fatto il suo marchio distintivo. Per le manovre spericolate dell'agente 007 la scena era tutta del Rione in cui, per una sera, la movida ha lasciato il posto al cinema.





Strade chiuse dalle 21 e parcheggi inibiti da domenica pomeriggio. Il primo ciak, arrivato a notte fonda dopo ore di prove, ha trovato una via Panisperna in gran forma. Dalla Salita del Grillo, fresca di restyling, le riprese hanno immortalato un sali scendi senza interruzione di continuità che, prestandosi a vertiginosi salti in auto, non ha nulla da invidiare a San Francisco con la scena che andava avanti, a perdifiato, dall'Angelicum fino alla cupola illuminata della Basilica di Santa Maria Maggiore. E, tutto intorno, il Rione Monti a fare il resto: vicoli caratteristici che si aprono tra edere arrampicate lungo le pareti e finestre che si mostrano ad una Roma che, a Monti, non è ancora sparita.



Altro che finzione cinematografica: James Bond nella Capitale ha trovato un set a cielo aperto da attraversare sulla sua Aston Martin. Un set, quello di ieri sera, di non facile realizzazione visto che fin dall'inizio delle riprese la guida spericolata, affidata a collaudatissimi stuntman, è andata in scena su strade ampie come il Lungotevere, poi in Corso Vittorio Emanuele II e su via della Conciliazione, l'inseguimento si è spostato su via Garibaldi per sfrecciare fin sul Gianicolo e, a seguire, l'Aston Martin correva a tutto gas sulle banchine del Tevere.

Poi, con enormi manovre logistiche che solo una produzione da grandi numeri può sostenere, le riprese si sono concentrate sull'inseguimento lungo la via Nomentana, con buona pace dei residenti non poco esasperati dalla chiusura del traffico ma, soprattutto, dall'inibizione di centinaia di parcheggi per quasi tre giorni.



Ieri erano ancora ben visibili le sgommate lasciate a terra. Finora comunque si sono visti spazi ampi e larghe vedute ma, nonostante ciò, non sono mancati piccoli incidenti come accaduto ad esempio al semaforo di via degli Scialoia: è stato preso in pieno da una moto, con a bordo un cameraman concentrato ovviamente più sulla scena alla sua sinistra che sul palo che aveva davanti. Un inconveniente fortunatamente senza feriti e senza danni, grazie al pronto intervento della troupe sul posto. Tecnici da missione speciale.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2015, 09:44
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