Roma, esplosione a Colli Aniene: un morto.
I residenti nel panico si lanciano dalle finestre

Roma, esplode un palazzo a ​Colli Aniene: un morto e 13 feriti. Panico tra i residenti: "Si sono lanciati dalle finestre"
Esplosioni e fiamme in un palazzo di Colli Aniene, alla periferia di Roma. Un uomo di 50 anni è morto e 13 feriti, di cui uno in codice rosso, sono stati trasportati in ospedale dal 118.



È accaduto intorno alle 3 in via Vito Giuseppe Galati, in zona Palmiro Togliatti-Colli Aniene. Sul posto Vigili del fuoco e Polizia.











Secondo quanto si è appreso, la vittima è un 50enne napoletano, che è stato trovato morto dai Vigili del fuoco all'interno del bagno, senza finestra, di un appartamento del piano superiore rispetto a quello da cui è partita l'esplosione. I feriti sono stati trasportati in diversi ospedali della città dal 118, intervenuto con sei ambulanze e un'automedica; il più grave al Pertini. Secondo fonti sanitarie, altre persone hanno raggiunto i pronto soccorso con mezzi propri.







BOMBOLA DEL GAS IN APPARTAMENTO VUOTO Sarebbe partita da un appartamento al primo piano l'esplosione nel palazzo alla periferia di Roma, dove nella notte è morto un uomo e diverse persone sono rimaste ferite. È quanto emerge dai primi rilievi. L'ipotesi è che sia partita da una bombola del gas trovata all'interno dai vigili del fuoco. In casa non c'era nessuno. Secondo quanto si è appreso, l'inquilina era stata sfrattata tempo fa. Sulla vicenda indaga la Polizia.



RESIDENTI NEL PANICO: "IN DUE LANCIATI DALLA FINESTRA" Scene di panico nella notte nel palazzo alla periferia di Roma dove c'è stata una violenta esplosione seguita dalle fiamme. «Si è sentito un boato fortissimo» racconta un soccorritore. Danneggiate anche quattro auto parcheggiate in strada. «Per la paura due persone si sono lanciate dalla finestra» hanno raccontato testimoni. Diversi i feriti portati in ospedale. 14 al momento con ambulanze del 118 di Roma più altri avrebbero raggiunto i pronto soccorso con mezzi propri. Il più grave, in codice rosso, ha vari traumi.



LA SFRATTATA "NON ERA NORMALE" «Viveva quasi segregata in casa, non era tanto normale», la donna che abitava prima dello sfratto nell'appartemento esploso in via Galati. A raccontarlo Roberto, residente di un vicino condominio. La moglie abita con i due figli nel palazzo in cui è avvenuta l'esplosione. «La conoscevo di vista, l'ho anche 'salvatà poco tempo fa, quando era rimasta bloccata in ascensore - testimonia Roberto - La signora aveva mostrato segni di instabilità incendiando una poltrona sul balcone. Era una persona riservata, viveva quasi nascosta nell'appartenento che apparteneva all'ex marito defunto».



ARRESTATA L'ANZIANA: "NON SONO PENTITA".

È stata sottoposta a fermo per omicidio e strage Giovannina Serra, l'anziana di origine sarda che secondo gli investigatori avrebbe provocato l'esplosione nel palazzo alla periferia di Roma che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di 21 persone.
Gli agenti del commissariato di polizia San Basilio l'hanno rintracciata nella nuova abitazione che avrebbe preso in affitto dopo l'ultima ingiunzione di sfratto dall'appartamento di via Galati. Lo sfratto era in programma nei prossimi giorni. L'anziana ha detto di "non essersi pentita del gesto".

Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Gennaio 2015, 22:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA