Sfregio al Colosseo Quadrato, distrutta
la scalinata. "Riattivate le telecamere"

Sfregio al Colosseo Quadrato, distrutta ​la scalinata. "Riattivate le telecamere"

di Lorena Loiacono
Pezzi di marmo buttati giù a rotolare e un degrado che ormai, a Roma, non risparmia più nessuno. Questa volta a finire in pezzi, sotto i colpi dei soliti vandali che agiscono indisturbati, è la scalinata del Palazzo della Civiltà italiana. Per i romani, quell'edificio che sovrasta l'Eur e con esso tutta la città, è il Colosseo Quadrato: con i suoi 60 metri di altezza è tra i punti più alti di Roma. Difficile non notarlo.


Eppure, nel fine settimana, su quella scalinata può accadere di tutto. Nessuno controlla e in tanti si approfittano dell'abbandono. Il Palazzo della Civiltà italiana, oggi sede della casa di moda Fendi, ha visto rotolare giù un pezzo di storia della Capitale. Pezzi di gradoni in travertino sono stati scagliati lungo la scalinata deturpandola. Provocando danni evidenti. E così il Colosseo quadrato, progettato in epoca fascista nel 1936 e inaugurato nel '40, entra a far parte del degrado. A pochi metri più in là, sul Laghetto dell'Eur e tra le panchine del parco, recenti atti di vandalismo hanno riportato l'attenzione delle istituzioni.

«Faremo riattivare tutte le telecamere di Eur Spa – ha assicurato Andrea Santoro, presidente del Municipio IX - sto chiedendo alle aziende che le hanno già attive di darci una mano perché dobbiamo prendere questi delinquenti e non farli rialzare fino a quando non avranno rimesso a posto tutto. Dicono che le telecamere non rispettano la privacy? Vorrà dire che non rispetterò la privacy. Anzi voglio che questi delinquenti siano visti in tutto il pianeta».

La videosorveglianza di Eur Spa c'era e funzionava in sinergia con le forze dell'ordine ma circa un anno fa è stata disattivata perché troppo onerosa: 600mila euro l'anno. Insostenibile per un ente che, per terminare i lavori della Nuvola di Fuksas, poco più di un mese fa ha venduto all'Inail per 297milioni di euro l'Archivio di Stato, il Palazzo della polizia scientifica e quelli della Scienza e delle Arti e Tradizioni Popolari.

Ora la soluzione deve arrivare dai privati. «Sono d'accordo a riattivare l'intero sistema di televideosorveglianza – spiega Roberto Diacetti, presidente di Eur Spa – ma chiedo una partnership con i privati, con le grandi aziende presenti nella zona. Penso a Fendi ma anche a Poste italiane. Oltre che all'arrivo di Tim e dell'Acquario del laghetto. Il sistema è ancora a disposizione, serve solo riattivarlo».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Febbraio 2016, 09:46