Circeo, trovato in mare un cannone del 1700:
"Forse nelle acque c'è un vascello" -Foto

Circeo, trovato in mare un cannone del 1700: "Forse nelle acque c'è un vascello"

di Flavia Scicchitano
Per oltre tre lunghissimi secoli (sembra) in fondo al mare. Fino a una settimana fa, quando è riaffiorato dalle acque del Circeo. Un antico cannone, settecentesco come sostengono gli esperti, è riemerso in superficie proprio in questi giorni, grazie alla straordinaria scoperta fatta da alcuni sub.



La notizia del ritrovamento è stata immediatamente comunicata al Comune di San Felice, che ha provveduto al recupero dell'arma. Nel corso dell'immersione, eseguita da un dirigente comunale insieme ai sub di Sos Circeo, il cannone è stato prima imbracato e poi riportato a galla con la scorta della capitaneria di porto. Una volta a terra, nel porto di San Felice, è stato esaminato dagli esperti che stanno ancora studiando la sua provenienza.

Ma durante le operazioni di recupero ancora una scoperta: nella stessa area che celava il cannone sono stati rinvenuti anche dei fucili, probabilmente utilizzati sempre intorno al 1700 dagli arabi nei loro assalti via mare.











Il mistero quindi si infittisce: sotto la sabbia potrebbe esservi nascosto un vascello saraceno? Al momento questa resta l'ipotesi più accreditata su cui stanno lavorando gli esperti.

Il cannone, infatti, del peso di 300 chili e lungo oltre un metro e mezzo, potrebbe essere appartenuto alla nave, protagonista di uno dei tanti assalti alla costa laziale, si ipotizza poi abbattuta con un colpo esploso dalla costa. Altra possibilità, agli studi degli storici che stanno eseguendo le ispezioni sull'arma, è che il pezzo di artiglieria provenga da un galeone spagnolo naufragato nelle acque del Circeo.



In entrambi i casi adesso il rischio è quello dell'esistenza di un tesoro inabissato e nascosto a largo della costa san feliciana. Più appetibile che mai dai predoni della zona, per il ritrovamento di monete o altri antichi oggetti preziosi. Le ricerche sono già iniziate, in una corsa contro il tempo per portare di nuovo alla luce il reperto storico, immune da eventuali attacchi e colpi esterni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Settembre 2015, 14:15
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