Acea, bilancio ok. Tecnologia e riduzione
dei costi, così cambia l'azienda

Acea, bilancio ok. Tecnologia e riduzione dei costi, così cambia l'azienda

di Sofia Arriva
Via libera dell'Assemblea degli azionsti dell'Acea al bilancio 2015 che ha chiuso con utile netto di 175 milioni di euro (+7,7%) e alla distribuzione di un dividendo di 0,50 euro per azione.

Per l'azionista Roma Capitale, che detiene una quota del 51%, arriva così un assegno di circa 54 milioni.Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 22 giugno 2016 mentre il 20 giugno è previsto il stacco cedola. Il record date è fissato al 21 giugno. «I costi delle consulenze, tra il 2010 e il 2015, sono scesi del 73%». Ad affermarlo è l'ad di Acea, Alberto Irace, rispondendo all'azionista e deputata di M5S, Federica Daga, che aveva lamentato alti costi delle consulenze. Gli investimenti in formazione, che nel 2015 sono ammontati a 4,8 milioni di euro, sottolinea ancora Irace, «corrispondono a una precisa scelta del gruppo di investire sul proprio personale».

Per quanto riguarda gli appaltatori, l'ad di Acea rileva come «con la leva tecnologica i controlli sono diventati più stringenti». Infatti, rileva Irace, «abbiamo rivisto il modello operativo e abbiamo riorganizzato le modalità con i fornitori» che nella sola gestione del servizio idrico erano circa 80 e che rappresentavano «una grande complessità e un alto costo gestionale». Con la digitalizzazione del processo, aggiunge, «sono migliorati i controlli della performance degli appaltatori e la sicurezza».

Una organizzazione, questa, nuova, «che non era compatibile con una forte frammentazione del numero degli appaltatori e quindi abbiamo ridotto il loro numero». È in questo senso, rileva, «che stiamo operando in Ato2 e Ato5 e che procederemo anche con la distribuzione elettrica». Riguardo a presunti debiti del Vaticano per fatture non pagate Irace taglia corto: «Leggende metropolitane».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2016, 10:14
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