«Ci sono situazioni che vanno cambiate e responsabilità diffuse di chi ha gestito i rapporti con i risparmiatori magari non fornendo tutte le informazioni. Le responsabilità saranno valutate caso per caso ma saranno presi provvedimenti per evitare che queste cose possano di nuovo succedere», ha aggiunto. «Il sistema bancario italiano è sano e solido, ha superato a differenza di molti altri Paesi la grande recessione senza bisogno di alcun intervento pubblico. Le nostre banche sono solide: sono la spina dorsale dell'economia, a maggior ragione dopo l'intervento del governo».
«Le nostre banche hanno superato la recessione senza bisogno di alcun intervento pubblico tranne una banca in cui messo un miliardo: in Germania sono stati messi 250 miliardi per le banche, da noi no», ha proseguito. «Il 2014 si chiudeva con un numero negativo, era l'ultimo da una lunga recessione.
Quest'anno chiudiamo con un numero positivo» di crescita del Pil, «un numero che deriva da fattori internazionali ma anche di una politica del governo orientata alla crescita, con il taglio delle tasse e il sostegno agli investimenti. In un contesto nel quale le riforme strutturali cambiano il modo di fare impresa».
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2015, 12:13