Milano, il Pride si farà ma a impatto zero: misure per limitare decibel e caos

Milano, il Pride si farà ma a impatto zero: misure per limitare decibel e caos

di Simona Romanò
Il Gay Pride a impatto zero. Per la settimana dell'orgoglio omosessuale - 80 appuntamenti che culmineranno con la parata di sabato 24 giugno con Paola Barale e Alexia - saranno arruolati, a spese degli organizzatori, gli steward che aiuteranno i vigili a contenere i disagi provocati dalla folla (sono attese 100 mila persone per bissare il successo della scorsa edizione). Inoltre, si estenderà la zona intorno a Porta Venezia dedicata agli eventi e alla movida per evitare che troppa gente s'accalchi in un unico punto generando caos. E, non ultimo, si alza la guardia verso gli abusivi che vendono alcolici a prezzi low cost e si vietano le bottiglie di vetro. 

Palazzo Marino e le associazioni Lgbt si sono attrezzate per limitare i disagi. Non più solo le vie Lecco e Panfilo Castaldi come luoghi deputati degli spettacoli, ma anche l'area fra le zone verdi dei Bastioni, le scalinate di viale Vittorio Veneto, piazzale Lavater fino a Largo Bellintani. E i locali della zona del Lazzaretto hanno promesso di chiudere alle 2 del mattino. 

L'assessora alla Sicurezza Carmela Rozza ha parlato ieri di una «pride square» per dire no a omofobia e discriminazione. Poi, ha rassicurato: «Saranno messe in campo tutte le misure per garantire la serenità dei partecipanti. La preoccupazione è di blindare gli abusivi che smerciano bottiglie». Il messaggio è: «Venite in sicurezza». Si sfila per i diritti della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) senza timori con il patrocino del Comune, ma non della Regione. L'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ha annunciato che «saranno consegnate all'Arcigay le chiavi dei due beni confiscati alla mafia che diventeranno comunità rifugio per giovani gay rifiutati dalle famiglie».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Giugno 2017, 09:41
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