Milano, chiesto il processo per il sondaggista Mannheimer: frode da 10 milioni di euro

Milano, chiesto il processo per il sondaggista Mannheimer: frode da 10 milioni di euro

di Benedetta Dalla Rovere
Renato Mennheimer, celebre sondaggista fondatore dell'Ispo (Istituto ricerca sociale), avrebbe evaso tasse per 10 milioni di euro. Ieri il pm Adriano Scudieri ha chiesto per lui il rinvio a giudizio per associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazione inesistenti.





Mannheimer secondo l'accusa sarebbe stato aiutato nella presunta frode dal consulente Francesco Mario Merlo, anche lui indagato con altre persone. Le imposte non pagate, in particolare Ires e Iva, risalirebbero al periodo tra il 2005 e il 2010 e l'evasione sarebbe stata realizzata con l'emissione di fatture false per 30 milioni di euro. Al sondaggista, a Merlo e agli altri indagati il pm Scudieri contesta i reati di associazione per delinquere finalizzata all'evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. A febbraio, nell'atto di chiusura delle indagini svolte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Milano della Finanza, in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, il pm Scudieri aveva indicato Mannheimer come «l'ideatore e il beneficiario dell'attività fraudolenta, nonché gestore di fatto unitamente a Francesco Maria Merlo della società 'filtro' e 'cartiere'».



A insospettire gli investigatori è stata proprio un'ispezione amministrativa antiriciclaggio a Merlo. Dalle indagini è emerso che Merlo, che operava come fiduciario di Mannheimer, avrebbe ideato un giro di false fatturazioni con movimenti su conti correnti in banche di Lussemburgo, Svizzera e Antigua. Alcune fatture chiamavo in causa addirittura società estere inesistenti. Lo scopo delle false operazione e dei movimenti bancari all'estero - sempre secondo l'accusa - era quello di frodare il fisco, consentendo a Mannheimer di evadere le imposte dovute e di far rientrare i soldi dall'estero in Italia.



Mannheimer punta a trovare un accordo per un risarcimento, che sarebbe poi la base per presentare un'istanza di patteggiamento. Lo stesso sondaggista, difeso dall'avvocato Mario Zanchetti, nei mesi scorsi, aveva spiegato agli inquirenti di essere «pentito».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Ottobre 2014, 09:10
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