"16enne lasciato fuori dalla classe perché gay":
la denuncia dei genitori. La scuola risponde così

"16enne lasciato fuori dalla classe perché gay": la denuncia dei genitori. E la scuola risponde così

di Daniela Uva
MILANO - Discriminato e tenuto fuori dalla classe per aver pubblicato su Facebook una foto in cui abbraccia un ragazzo. In altre parole, per essere gay. È successo in una scuola cattolica di Monza.





Il ragazzo è stato tenuto in corridoio per diversi giorni, fin quando il padre non ha denunciato il caso. Da parte sua, il preside ha spiegato di aver agito nell’interesse dello studente. «In ogni caso non è stato tenuto in corridoio, ma in uno spazio apposito proprio per tutelarlo rispetto a quello che stava accadendo in classe - spiega - il caso è scoppiato dopo che lo studente ha messo su un social una foto con un altro ragazzino e l’immagine è stata segnalata a un insegnante da un compagno».







Immediata la polemica. «È un fatto gravissimo, inconcepibile, chiediamo l’intervento fermo e severo del Miur - attacca Flavio Romani, presidente di Arcigay -. Spetta infatti al ministero inviare i propri ispettori. Qualora le circostanze fossero confermate, sarebbero doverose l’immediata interruzione di qualsiasi forma di accreditamento pubblico e l’applicazione di strumenti per sanzionare una pratica discriminatoria grave, violenta e estremamente dannosa». Insomma, la richiesta è di adottare provvedimenti esemplari: «Vogliamo una scuola, pubblica o privata che sia, che lasci fuori dalla porta un ragazzino omosessuale, nero o ebreo? A questa domanda bisogna rispondere no senza incertezza», conclude.



E mentre esplode la polemica sul caso di Monza, a Roma si è consumato un altro episodio di omofobia: lunedì un 26enne - costumista in alcuni locali gay - è stato aggredito nella zona di Primavalle da due giovani. Che durante il pestaggio gridavano: «Frocio di merda!».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Settembre 2015, 08:04
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