Yara, i legali di Bossetti accusano l'insegnante di ginnastica: "DNA ricostruito artificialmente"

Yara, i legali di Bossetti accusano l'insegnante di ginnastica: "DNA ricostruito artificialmente"
Dopo la condanna della Corte D'Assise, gli avvocati di Massimo Bossetti ricorrono in Appello e il processo prenderà il via proprio domani. Il muratore è accusato di aver ucciso Yara Gambirasio, la 13enne scomprsa da Brembate nel 2010.

I giudici del primo appello non hanno avuto dubbi sulla condanna di Bossetti, giustificata alla luce delle tracce di DNA presenti sui vestiti della ragazza, tracce organiche che sono risultate essere appartenenti proprio allo stesso Bossetti. La difesa però non si è arresa di fronte a quelle che sono sembrate prove schiaccianti e ha così chiesto che il caso venga riesaminato per i seguenti motivi, come riporta Giallo.

Primo di tutti l’Hacking Team, una società che si occupa di fornire supporto informatico a servizi segreti, governi e forze dell’ordine di tutto il mondo. La società è salita agli onori delle cronache per la realizzazione di un programma che contiene un capitolo denominato “prove false” e che il giorno della cattura di Bossetti si complimenta per il risultato ottenuto. In pratica la difesa sostiene che il DNA possa essere stato creato artificialmente e ne chiede un riesame.



Secondo il parere del genetista  Peter Gill che ha spiegato come il Dna depositato su superfici esterne non possa essere recuperato dopo un periodo di 6 settimane. Almeno secondo un esperimento svolto in estate in Australia, certo le condizioni del ritrovamento di Yara sono state ben diverse, per questo i legali di Bossetti chiedono che venga fatto un esperimento in cui si lascino tracce biologiche su vestiti per il tempo e alle condizioni in cui è stato ritrovato il corpo della 13enne per capire se è effettivamente attendibile il risultato finale. 

La terza richiesta è che venga ripetuto il test del DNA che sarebbe stato condotto con kit scaduti, anche se era stato appurato che non può averne alterato il risultato finale.

Per la difesa nemmeno il materiale pedopornografico che sarebbe stato cercato da Bossetti sarebbe attendibie. «Vi è solo e unicamente una ricerca imputabile a mano umana», spiegano i legali, «Tutti gli altri elementi informatici contenenti la parola ragazzine rientrano in pezzi di descrizione di film di normale pornografia... In sintesi, in 12 anni di attività informatica, vi è una sola ricerca con la parola “ragazzine”, peraltro effettuata a 4 anni dall’omicidio di Yara».

Un ultimo punto riguarda l'insegnante di ginnastica di Yara. La difesa chiede nuove indagini a suo carico.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Giugno 2017, 15:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA