Malata di cancro al seno, per curarsi
viene costretta a prendere le ferie dal lavoro

Costretta a prendere le ferie per curare il tumore al seno
SENIGALLIA - Una 50enne senigalliese, malata di tumore, per la burocrazia è guarita: così perde i diritti riconosciuti dalla legge 104 e per le cure e le visite di controllo deve prendere giorni di ferie.


Per i medici infatti il cancro potrebbe manifestarsi per altri cinque anni e sono necessarie visite periodiche e cure anche pesanti. Un caso di eccesso di burocrazia di cui è rimasta vittima una donna che lavora come operatrice socio sanitaria.

"La legge 104 ha figli e figliastri - il suo sfogo su Facebook -. Sono stata operata al seno per un carcinoma, mi è stata riconosciuta la legge per 6 mesi, ossia il tempo della radioterapia e mini convalescenza, dato che ho comunque sempre lavorato. Poi alla prima "revisione" sono stata giudicata magicamente guarita quindi non ho più bisogno dei tre giorni al mese per controlli, visite e cure. Peccato però che almeno semestralmente io debba sottopormi a parecchi controlli e per organizzarli, prenotarli nonché eseguirli ci vuole tempo.

"Sono obbligata - prosegue - a fare autentiche acrobazie con il lavoro: cambiare turno, prevedere quando e se avrò il riposo o le ferie senza mettere in conto che per cinque anni dovrò ancora seguire una terapia che comunque non è esente da pesanti effetti collaterali. Pur lavorando nel pubblico non ho mai usato ne tantomeno abusato di alcuni diritti previsti. Il grazie della pubblica amministrazione è questo : arrangiati. Ma la rabbia sale quando vedi persone che, giustamente per loro, grazie alla 104 accompagnano il congiunto, paziente oncologico, come me, a fare la Tac. Io devo andarci da sola, non ho riconosciuto tale diritto".

Costretta a prendere le ferie per curare il #cancro al seno

Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 19 gennaio 2016

Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Gennaio 2016, 22:49