Sangue dall'orecchio durante la partita:
pallanuotista rifiutato da tre ospedali

Sangue dall'orecchio durante la partita: ​pallanuotista rifiutato da tre ospedali

di Lucio C. Pomicino
Ancora un caso di malasanità. Un giocatore di pallanuoto infortunatosi nel corso della partita di sabato sera alla Scandone costretto a girare ben tre ospedali senza poter avere le cure necessarie.



Questa la storia di Fabio Baraldi, un ragazzone di 25 anni alto 2,02 metri che gioca nella Canottieri Napoli nel ruolo di centroboa che all'inizio della partita della massima serie di pallanuoto contro il Savona, gara vinta dai napoletani per 10-4, riceve un calcio involontario da un avversario all'orecchio sinistro. «Un dolore lancinante – racconta il campione giallorosso – che mi costringe a uscire dalla vasca.



Accompagnato dai medici della squadra Elio Picardi e Giampaolo Tartaro ho raggiunto lo spogliatoio con una grande tristezza per ciò che mi stava accadendo. Sono stato medicato da Tartaro ed ho riconquistato una certa serenità sperando che non fosse ciò che temevo e cioè la rottura del timpano».

Nonostante ciò Fabio Baraldi torna in piscina ed è in acqua già nella seconda frazione e vi resterà sino al termine dell'incontro. Conclusa la partita, consigliato dai medici, il giocatore accompagnato dalla giovane moglie Martina Proietti si reca all'ospedale Fatebenefratelli.



«Perché è quello vicino a casa mia – riprende Baraldi –. Al Pronto soccorso ho descritto l'infortunio. Non sono riuscito a concludere il racconto, mi è stato detto che l'ospedale era privo di pronto soccorso per otorinolaringoiatria e mi si consigliava di andare al Cardarelli».



Dolorante, l'atleta della Canottieri giunge al Carderelli. «Dove ancora una volta racconto l'accaduto, ma la risposta è la stessa. Mi dicono di tentare al Pellegrini in quanto dovrebbe esserci una assistenza su chiamata. Rimessomi in macchina ho raggiunto il terzo ospedale e qui la guardia giurata mi ha confermato che c'è l'assistenza ma solo su chiamata e solo per infortuni gravi. Comunque mi consente di raggiungere il pronto soccorso ma ancora una volta ottengo una risposta negativa».



Ma non vi era l'assistenza su chiamata? «È quello che ho ripetuto al medico di guardia – dice ancora l'ormai stanco ed avvilito giocatore – ma la risposta è stata che la mia situazione non era così grave da sollecitare l'intervento dello specialista e mi consigliava di tornare il giorno seguente e cioè domenica».



A questo punto Fabio Baraldi è tornato a casa e pur con un forte dolore e perdita di sangue dall'orecchio ha cercato di riposare per poi consultare il giorno dopo, cioè ieri, privatamente, un medico che dopo la visita lo invitava a recarsi in ospedale questa mattina per sottoporsi ad esami strumentali per comprendere la gravità dell'incidente e decidere se sottoporsi ad un intervento o meno.



Ieri Baraldi sarebbe dovuto essere a Torino perché convocato in nazionale, con la quale lo scorso anno a Budapest ha conquistato il bronzo agli europei, dal ct Campagna per la quarta giornata di World League nella gara in programma domani contro la Croazia. Con lui convocato anche il compagno di squadra Alessandro Velotto, oltre a Valentino Gallo e Vincenzo Renzuto Iodice del Posillipo e Stefano Luongo della Carpisa Yamamay Acquachiara.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Gennaio 2015, 13:20