Ruby ter, sui computer e sugli smartphone
delle 'Olgettine' tanti indizi per l'inchiesta
di Giammarco Oberto
In mano al procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gallo ci sono computer, tablet e smartphone sequestrati nel corso delle perquisizioni dello scorso 17 febbario a 21 ragazze, compresa Karima El Mahroug e il suo avvocto Luca Giuliante. All’interno dei dispositivi «sono stati rinvenuti dati di rilievo investigativo la cui mole impone approfondimenti di non poco momento».
Lo scrivono i magistrati nella richiesta della proroga delle indagini notificata ieri ai difensori dal gip Stefania Donadeo. I termini sono scaduti lo scorso 8 marzo, ma la procura chiede i supplementari. I dati in loro possesso - scrivono - sono «caratterizzati da eterogeneità e complessità» e chiedono dunque di poter indagare per altri sei mesi, fino al prossimo autunno, anche se puntano a chiudere le indagini nelle prossime settimane. Sull’istanza dovrà pronunciarsi il giudice per le indagini preliminari, ma intanto pm e investigatori della polizia giudiziaria possono proseguire negli accertamenti.
Secondo l’accusa, Berlusconi avrebbe comprato il silenzio delle ragazze ospiti delle sue “cene eleganti” e poi finite sul banco dei testimoni. L’inchiesta è iniziata un anno fa ma ha avuto un’accelerata con le perquisizioni dello scorso 17 febbraio e con l’avvio della rogatoria in Messico per indagare sulle proprietà di Ruby, tra cui un ristorante e un paio di palazzine a Playa del Carmen. La domanda della procura è sempre la stessa: con quali soldi le ha comprate?
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Marzo 2015, 09:29
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