Napoli, 13enne accoltellato a scuola: La zia: è grave, ma non morirà. Identificato l'aggressore

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Ha 13 anni il minorenne che è stato accoltellato da un coetaneo che frequenta la sua stessa scuola, l'istituto comprensivo Teresa Confalonieri in vico San Severino, nel centro storico di Napoli. La lite tra i due è cominciata in classe ed è poi proseguita all'esterno: non è ancora chiaro se il ferimento sia avvenuto nel cortile della scuola, Dopo un delicato intervento chirurgico all'ospedale Loreto Mare, il ragazzino non sembra  in pericolo di vita: è stato raggiunto da due coltellate all'addome, ha riferito ai giornalisti una zia. Ora si trova nel reparto di terapia intensiva. Il feritore, identificato ma non ancora rintracciato dalla polizia, risiede nel rione Forcella. 



Il ferimento sarebbe avvenuto intorno alle 13.30. Copiose tracce di sangue sono state trovate dalla polizia in via San Biagio dei Librai, all'esterno della scuola, dove si presume che sia avvenuto l'accoltellamento, la cui dinamica è ancora in fase di ricostruzione. Non sono state invece refertate dalla polizia tracce di sangue nel cortile dell'istituto. La giovanissima vittima è stata soccorsa da alcuni passanti.

Ad accoltellare M.E. è stato un compagno di classe con il quale c'erano dissapori da tempo. Secondo quanto riferito dai familiari, l'aggressore è conosciuto come un bullo ed aveva già minacciato in passato M. ed altri compagni di classe. Secondo la versione dei parenti, i due sono stati divisi dopo che erano venuti alle mani. Poi, nel cortile di scuola: all'uscita l'epilogo della lite con il ragazzo armato di un coltello che ha colpito M. ferendolo all'addome. All'ospedale Loreto Mare è arrivato anche un gruppetto di ragazzi della scuola media Confalonieri. Qualcuno a mezza voce parla di precedenti del feritore che sarebbe conosciuto come litigioso e rissoso. «È un bullo, fa questo da molto tempo» ha ripetuto la zia del 13enne.

Ha 14 anni l'aggressore dello studente ferito a coltellate poco dopo le 13,30 in via San Biagio dei Librai.
Il minore è stato portato al commissariato Decumani, a Napoli, per essere interrogato. Agli investigatori deve spiegare i motivi della lite che lo hanno portato a estrarre dalla tasca il coltello con il quale ha rischiato di uccidere un suo coetaneo, compagno di scuola. Da prime indicazioni pare che a scatenare la furia di G.A., queste le iniziali del feritore, sia stata una discussione su una ragazzina contesa, poi degenerata e sfociata nel sangue. G.A. vive a Forcella ed è il figlio di un uomo noto alle forze dell'ordine.

 

 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Ottobre 2016, 18:45
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