Bandito ucciso nella rapina, busta
con proiettili per Zancan e Stacchio

Bandito ucciso nella rapina, busta con proiettili per Zancan e Stacchio

di Giorgio Zordan
NANTO – La più classica ma anche la più esplicita delle minacce. Una busta chiusa contenente due proiettili per arma corta è stata lasciata ieri sera davanti all'abitazione di Roberto Zancan, il gioielliere di Ponte di Nanto che il 3 febbraio aveva subito un tentativo di rapina, durante la quale uno dei rapinatori era rimasto ucciso da un colpo di fucile sparato da Graziano Stacchio, il benzinaio intervenuto a difesa della commessa che era all’interno della gioielleria e che ha risposto al fuoco dei banditi ferendone uno a morte, Albano Cassol.



Nella busta, oltre al nome dello stesso gioielliere, c’era anche quello del benzinaio, Graziano Stacchio.







Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri del reparto operativo di Vicenza.

Ierisera, mentre il gioielliere era in casa con dei giornalisti di Quinta colonna di Rete 4, la moglie era ospite in studio della trasmissione. Qualcuno ha suonato il campanello di casa, Zancan è andato ad aprire pensando a conoscenti che stavano aspettandolo, ma invece degli amici ha trovato la busta contenente i due proiettili.




Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Febbraio 2015, 11:44