ELETTRONI COPIONI Chi non ha mai desiderato, specie se uomo, di riuscire a fare come il bel Mel Gibson in What women want? Un giorno sarà possibile grazie alla ricerca di Andrea Moro, linguista di fama internazionale e prof alla IUSS, e di Lorenzo Magrassi, neurochirurgo all’Università di Pavia. Lo studio è stato condotto su diversi pazienti, tutti in procinto di operarsi al cervello. Gli è stato chiesto di leggere una frase prima ad alta voce e poi a mente e, sembrava che l'attività degli elettroni copiasse quella sonora. "Abbiamo osservato - spiega Moro - che anche solo pensando alle frasi, i neuroni di questa area si attivano modulando onde elettriche che hanno lo stesso schema dell’onda acustica delle parole usate".
COME FUNZIONA La tecnica utilizzata per condurre lo studio è quella della neuroimmagine: si fa una risonanza magnetica funzionale e si ottiene un'immagine molto dettagliata del sistema nervoso dell'essere umano. E proprio questa immagine ha permesso di vedere come funzionano le reti dedicate alla comprensione ed elaborazione e il modo in cui i neuroni si attivano utilizzando lo stesso schema delle onde acustiche che rilasciamo quando parliamo.
IL PENSIERO CHE PARLA Per farla breve, sembra che il pensiero, anche se non detto, abbia una suo suono.
Suono che chissà che non possa essere ascoltato in futuro. Infatti, se così fosse, sarà possibile leggere nel pensiero come nei film nei libri di fantascienza. Magari il grande mago Dynamo che spesso vediamo leggere il pensiero già ci riesce, o magari usa alcuni piccoli trucchi per riuscirci. Quel che è certo è che in un futuro, forse non troppo lontano, leggere il pensiero non sarà più una magia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Gennaio 2015, 15:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA