Lampedusa, un'altra strage di migranti:
soccorso un barcone, 7 morti per ipotermia

Lampedusa, un'altra strage di migranti: soccorso un barcone, 7 morti per ipotermia

di Margherita Ossoli
ROMA - Ancora una volta il canale di Sicilia diventa la tomba di uomini e donne in cerca di un futuro migliore: in 29 sono morti di freddo mentre cercavano di attraversare la striscia di mare che divide la Libia dalla Sicilia.





Le vittime facevano parte di un gruppo di 105 migranti che si trovava a bordo di un’imbarcazione alla deriva al largo delle acque libiche. Non appena arrivata la richiesta di soccorso, le Capitanerie di Porto hanno avviato le operazioni di salvataggio rivelatesi però difficilissime, a causa del mare forza 8 e delle onde alte anche fino a nove metri. “Operare in queste condizioni è proibitivo - ha detto il portavoce delle Capitanerie Filippo Marini - riuscire a portare in salvo decine di persone un miracolo”. E il bilancio rischia di diventare più grave poiché tra i profughi sbarcati sette sono in gravi condizioni. Il dramma riaccende la polemica sui limiti di Triton, la missione gestita da Frontex, l’agenzia Ue per il controllo delle frontiere, che ha preso il posto dell’operazione Mare Nostrum.



“Questi profughi non sono morti annegati - spiega l'europarlamentare Pd, Michela Giuffrida - Alcuni di loro sono morti sulle nostre motovedette non idonee a prestare gli adeguati soccorsi e sulle quali i migranti hanno continuato a viaggiare per ore, bagnati”.

“Con l’avvio di Triton - aggiunge Giuffrida - le imbarcazioni non hanno medici a bordo, né mezzi che possano assistere le persone con una tempestività che il più delle volte permette di salvare vite umane”.

Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Febbraio 2015, 08:09