Giustizia, Italia lumaca d'Europa: oltre 5 milioni
di cause civili e penali ancora pendenti

Giustizia, Italia lumaca d'Europa: oltre 5 milioni ​di cause civili e penali ancora pendenti

di Valeria Arnaldi
ROMA - La giustizia italiana è la più lenta d'Europa. Tra i Paesi aderenti al Consiglio, il nostro è quello in cui occorre più tempo per ottenere un giudizio in primo grado per bancarotta: 2648 giorni. E anche per una causa di divorzio: 770 giorni.





A dare i numeri e, soprattutto, a prendere i tempi è il quinto rapporto della Commissione per l'efficienza della giustizia del Consiglio d'Europa sul 2012. E, pur scendendo un gradino, si rimane sul podio anche per arrivare a una sentenza per omicidio volontario, dove il nostro Paese arriva secondo, con 424 giorni, dopo la Turchia. È terzo, dopo Bosnia e Malta, invece, con 590 giorni, per arrivare a una sentenza in processo civile.



A fine 2012, l'Italia era il Paese con più processi penali pendenti, circa un milione e mezzo, e arrivava secondo dopo la Germania per numero di cause civili in attesa di giudizio, oltre 4 milioni e 600mila. Una situazione giudicata «preoccupante» dalla stessa Commissione. Un miglioramento, anche consistente nella riduzione dell'arretrato civile, tra 2006 e 2012 è stato effettivamente registrato, ma non dipenderebbe da rinnovate capacità del sistema. Anzi. Secondo la Commissione, può essere spiegato «da una diminuzione dei nuovi ricorsi, dovuta all'introduzione di una tassa per iniziare determinati processi civili, piuttosto che da un aumento dei processi terminati». Primo per lentezza, l'Italia scende all'11° posto per spesa pro capite per tribunali e procure: solo 74 euro per cittadino.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Ottobre 2014, 11:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA