Elezioni in Ucraina: vincono i filo-occidentali.
Un solo partito pro-Russia in Parlamento
di Valeria Arnaldi
In testa, il blocco del premier Poroshenko, rimasto al 22,2-23%, lontano dunque dal 30% previsto dai sondaggi.
Alla Rada entrano poi il Fronte Popolare del premier Iatseniuk, 21,3-21,8%, il Partito radicale di Oleh Lyashko, 6,4%, e Svoboda, 5,8-6,3%. E ancora, vera sorpresa delle elezioni, Samopomich del Sindaco di Leopoli, 13,2-14,2%.
A stupire, però, con il 5,6% è stato anche Patria di Iulia Timoshenko: l'ex-icona della rivoluzione, detenuta politica sotto Ianukovich, ha superato per poco la soglia di sbarramento del 5%. Tra i partiti filorussi a entrare sarebbe solo il blocco di opposizione di Iuri Boiko, ex-ministro di Ianukovich, con il 7,6%.
Rimangono fuori, perché sotto la soglia di sbarramento, il Partito comunista, 2,9%, e Ucraina Forte dell'ex vicepremier Sergei Tigipko, con 2,6%. La percentuale più alta di votanti si è registrati nella regione occidentale di Leopoli, con 49,27, quella più bassa, 23,16, nella regione di Lugansk, in parte in mano ai miliziani.
Non si è votato in Crimea e si stima che circa tre milioni di elettori nelle regioni di Lugansk e Donetsk, a causa dell'occupazione separatista, non abbiano potuto votare.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Ottobre 2014, 07:58
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