Spagna, per l'Eta è il giorno del disarmo: consegnata la lista con i depositi di armi

Spagna, il disarmo dell'Eta: i separatisti baschi consegnano la lista con i depositi di armi
L'Eta, organizzazione separatista basca, ha consegnato alla polizia francese una lista con 12 nascondigli nel sudovest della Francia in cui si trovano i propri depositi di armi: lo riportano i media spagnoli. L'iniziativa conferma l'annuncio di ieri in questo senso e segna la sconfitta definitiva dell'ex gruppo armato basco.

Per l'Eta oggi è il giorno del disarmo totale. L'organizzazione, che aveva rinunciato alla lotta armata nel 2011 ed aveva preannunciato per oggi il completamento del suo processo di disarmo con la consegna di ciò che resterebbe del suo arsenale, situato in parte nel sudovest della Francia, nel dipartimento Pyrénées-Atlantiques, alla frontiera con la Spagna sulla costa atlantica. L'Eta, tuttora classificata come organizzazione terroristica dall'Ue, con una comunicazione alla Bbc, aveva preannunciato la decisione di completare oggi il disarmo.

Secondo esperti di terrorismo citati dal quotidiano francese Le Figaro l'arsenale comprenderebbe 130 armi e due tonnellate di esplosivi, la maggior parte dei quali rubati in Francia. Secondo Le Monde, sarebbero diverse centinaia, fra fucili, armi automatiche, pistole, oltre a esplosivi. Gli stessi esperti parlano di un'organizzazione allo stremo di cui farebbe parte appena una trentina di persone. Al movimento clandestino è attribuita la responsabilità di 829 morti: finora disarmo e dissoluzione chiesti da Madrid e Parigi erano stati respinti dal gruppo, che chiedeva un negoziato sui suoi membri detenuti in carcere (circa 360, 75 dei quali in Francia).
 
«Abbiamo comunicato i luoghi con la massima precisione possibile, indicando anche le strade che permettono di raggiungere i depositi», ha spiegato Michel Tubiana. L'organizzazione che fa da tramite, oltre a fornire le coordinate dei depositi, ha anche organizzato la presenza di 172 osservatori che dovranno verificare che le autorità francesi si approprino delle armi. Secondo l'attivista, le forze dell'ordine hanno già raggiunto i depositi e sono entrate in azione. Intanto gli Artigiani della pace, che hanno mediato nel percorso di disarmo, hanno chiarito di voler attendere che i rappresentanti delle autorità francesi abbiano assunto il controllo di ciascun deposito per poter mandare via gli
osservatori.

«La democrazia ha vinto, il terrore ha perso», ha titolato El Pais, alla vigilia della storica consegna delle armi. «Ora siamo una organizzazione disarmata» ha scritto l'Eta.  

Un annuncio storico che pone fine per la Spagna e per il Paese Basco a oltre 40 anni di incubo e di violenza, costati sangue e morti. Il disarmo dell'Eta - che per la polizia spagnola conta ormai una decine di membri ancora a piede libero, nella clandestinità in Francia - segna la sconfitta definitiva di un movimento nato sotto la dittatura franchista per esigere l'indipendenza basca. Ora manca solo l'annuncio formale della dissoluzione, che esigono Madrid e Parigi.

Spagna e Franca si sono rifiutate di negoziare con gli "etarra" la consegna delle armi, che alla fine sarà «unilaterale». «L'Eta non otterrà nulla in cambio», ha chiarito il portavoce del governo spagnolo Inigo Mendez de Vigo. Il gruppo basco spera che dopo la consegna delle armi Madrid accetti di porre fine alla dispersione in tutto il paese dei suoi 265 detenuti (altri 75 sono in carcere in Francia) per avvicinarli alle famiglie nel Paese Basco. «Non otterrà alcun beneficio politico», ha avvertito però Mendez de Vigo: l'Eta «deve chiedere perdono e aiutare a chiarire i crimini ancora non risolti».

La Audiencia Nacional di Madrid ha chiesto alle autorità francesi di esaminare le armi consegnate dall'Eta. Molte sarebbero in cattivo stato dopo essere rimaste per anni sepolte in nascondigli sotterranei. Le autorità spagnole sperano che permettano di fare chiarezza su parte dei 300 assassinii attribuiti all'Eta ancora irrisolti. Fra gli etarra in prigione partirà ora un dibattito interno su cosa fare dell' Eta: cercare di trasformarla in movimento politico (una opzione che gli stessi indipendentisti respingono esigendo di mettere una pietra sugli anni di piombo), o lo scioglimento definitivo, l'ipotesi più probabile.

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 8 Aprile 2017, 13:05
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