A 60 anni vuole usare gli ovuli della figlia morta per avere un nipote: il tribunale dice "sì"

A 60 anni vuole usare gli ovuli della figlia morta per avere un nipote: il tribunale dice "sì"
Il desiderio della figlia defunta era avere un secondo figlio, così la madre, una donna inglese di 60 anni, ha deciso, e ottenuto il permesso, di poter usare gli ovuli della figlia morta per dare alla luce il suo primogenito. 

La prima vittoria legale molto importante è arrivata dalla Corte d'Appello di Londra, riporta il New York Times. La donna, indicata solo come 'M.', ha detto di voler onorare l'ultimo desiderio della figlia, morta di cancro nel 2011 all'età di 28 anni, la quale voleva che la madre portasse in grembo il suo bambino, e poi fossero entrambi i genitori ad allevarlo.

La sentenza però non è l'ultima parola sul caso, poichè la Human Fertilisation and Embryology Authority, agenzia governativa che ha bloccato sino ad ora il progetto della donna, ha spiegato che riconsidererà la questione il più presto possibile. Nel 2014 l'agenzia ha stabilito che gli ovuli non potevano essere spostati da Londra e portati all'estero, in una clinica di New York, per creare un embrione con lo sperma di un donatore anonimo, poichè la figlia non aveva prestato il suo consenso informato.

Il Tribunale di Londra aveva confermato tale decisione, ma ieri la Corte d'Appello ha deciso che l'autorità era stata troppo severa, poiché vi erano «prove sufficienti che i genitori stavano cercando di esaudire i desideri della figlia».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Luglio 2016, 17:44
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