"Mio figlio di dieci anni è un violento, mi picchia
ma quando vede i lividi vorrebbe morire"

"Mio figlio, 10 anni, mi picchia. Ma quando vede i lividi si sente morire"

di Silvia Natella
LONDRA - Una mamma di Newquay (in Gran Bretagna), Marie Ralph, ha raccontato ai media britannici l'angoscia e i problemi dovuti a un figlio violento. Il lato oscuro del suo piccolo di soli dieci anni la spaventa, nonostante la buona educazione, la tenera età e il volto angelico.

A vederlo le si scioglie il cuore, ma è consapevole che all'improvviso il bambino può essere preda dell'ira e scagliare calci e pugni. La furia esplode non soltanto tra le mura domestiche, ma spesso anche in luoghi pubblici. Marie ha dovuto far fronte a critiche e rimproveri per il carattere indisciplinato e disobbediente del figlio; giudizi che hanno messo in discussione le sue capacità di genitore. 

Il piccolo Malachi, - questo il nome del figlio - però, soffre della Sindrome di Tourette, una malattia che è causa del suo comportamento deviato e instabile. "E' straziante vederlo quando ha quei momenti di rabbia perché so che non vuole farmi del male - dice Marie - ma lui è fuori controllo e più crescerà e più sarà pericoloso per me e la mia famiglia". 
 


Il bambino ha sempre preferito la solitudine, ma ha mostrato segni di instabilità sin da quando aveva tre anni: "Quando aveva quell'età ha iniziato a colpire e mordere gli altri bambini alla scuola materna", dice ancora la mamma. "Il problema si è intensificato e io non so a chi rivolgermi", l'appello della donna. 

Quando i medici gli hanno diagnosticato la sindrome ha capito che poteva diventare violento senza preavviso e hanno provato a metterlo in isolamento a scuola. I rischi per gli altri bambini e per il fratellino più piccolo sono sempre molto alti, ma Malachi ha sviluppato dei grossi sensi di colpa. Con il fratello sa essere anche molto dolce quando non ha i suoi attacchi e quando vede i lividi sul corpo della mamma dice che preferirebbe essere morto. Una delle soluzioni sarebbe metterlo in una clinica e sottoporlo a delle cure, ma per mamma Marie significherebbe stargli lontano. 

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Maggio 2016, 12:10
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