Quello di Madison - sottolineano i media belgi - è il secondo caso in soli due mesi, dopo quello di Laura, di 12 anni, all'inizio di dicembre. Sono gli occhi castani, dolci e sorridenti, spalancati su un mondo ancora tutto da scoprire, quello che più colpisce della foto di questa adolescente, che ha portato il peso della tortura in silenzio, per mesi.
Non aveva chiesto aiuto, dice lo zio. Nessuno in casa sapeva quello che le stava davvero accadendo. È una tragedia vissuta in solitudine quella di Madison. Tutto aveva avuto inizio tra i banchi della scuola primaria, dove alcuni compagni di classe l'avevano presa di mira. La ragazza pensava che il passaggio alla secondaria avrebbe migliorato la situazione, ma non era stato così. Anzi, la situazione era persino peggiorata dopo l'apertura del profilo Facebook: i suoi aguzzini si divertivano a coprirla di insulti a ogni sua pubblicazione. «Sei brutta», «sei un niente su questa terra, non avresti mai dovuto esistere», «impiccati», le scrivevano.
La sorellastra di Madison, Nancy Gilon nella sua testimonianza ai microfoni di Rtl spiega: il suicidio «viene da quello.
Da quegli insulti». Dopo la morte di Madison, Nancy racconta di essere stata contattata da altre ragazzine su Facebook. L'hanno cercata per rivelarle che anche loro sono vittime di molestie, e che come Madison hanno pensato di farla finita. «Bisogna mettere fine a tutto questo», dichiara lo zio di Madison alla Sudpresse. «Lei è morta e ci sono persone che continuano a inviarle insulti sui social media. È semplicemente vergognoso». Il 3 dicembre scorso, anche Laura, 12 anni, si era tolta la vita, nella sua cameretta, dopo essere stata molestata per mesi. E oggi i suoi genitori che non si danno pace, sono in prima linea nella lotta contro il bullismo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Febbraio 2016, 21:14
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