Brexit, euroscettici avanti: crollano le borse.
Cameron: "Rischio nuova austerity"
di Alessandra Severini
I timori sulla Brexit pesano come zavorre sulle Borse europee, che hanno chiuso tutte in negativo bruciando in un giorno solo 130 miliardi. Atene ha perso il 3,8%, Madrid il 2,2%, Parigi e Francoforte l'1,8%. Male anche Piazza Affari che, con un -2,91% è scesa sotto i livelli dello scorso mese di febbraio. Nervosi soprattutto i titoli bancari, con sospensioni che si sono susseguite in tutta la giornata per i titoli di Mps, Unicredit, Mediobanca e Intesa. Londra (-1,16%), tra i listini del Vecchio Continente sembra il meno preoccupato, ma è la sterlina a a risentire dei timori della Brexit continuando a perdere terreno nei confronti del dollaro e avvicinandosi pericolosamente ai minimi di 1,3 dollari raggiunti lo scorso febbraio.
L'incertezza sull'esito del prossimo referendum spaventa gli investitori che vendono azioni e comprano beni rifugio. Infatti sale l'oro, che ha toccato 1.278,50 dollari l'oncia, il massimo dal 18 maggio scorso, mentre il petrolio appare ancora in calo a 48,4 dollari al barile. Dall'Italia anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella confida che il Regno Unito rimanga nella Ue: «Credo sia non solo nell'interesse della Gran Bretagna e dell'Unione europea, ma anche nell'interesse della storia e del suo progresso».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Giugno 2016, 09:00
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