"Il costo di chiusura del conto corrente è
a carico della banca e va fatto in tempi rapidi"

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di Valeria Arnaldi
ROMA - Portabilità dei conti correnti e riassetto delle banche popolari. Questi i punti salienti approvati, ieri, dal Consiglio dei Ministri nel testo di “disposizioni urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”. Sotto i riflettori, per i cittadini, la semplificazione e l’alleggerimento di talune procedure bancarie, fino ad oggi a carico degli utenti.





In applicazione della direttiva europea sulla portabilità dei conti, infatti, le spese di chiusura del conto saranno a carico della banca stessa e i tempi di trasferimento dovranno essere rapidi, al massimo entro 15 giorni. Chi non adempirà sarà tenuto a risarcire il cliente. Ad aprire il testo è la riforma delle banche popolari: dieci istituti con attivi sopra otto miliardi diventeranno società per azioni. Gli istituti avranno diciotto mesi per superare il voto capitario ed effettuare la trasformazione. Fino ad oggi, in assemblea, valeva il sistema per cui ogni socio aveva il medesimo peso nelle votazioni, indipendentemente dalla quota di capitale azionario. Una riforma “storica”, ha sottolineato il premier Matteo Renzi, che arriva “dopo 20 anni di dibattito”.



Dall’intervento sono escluse le banche di credito cooperativo. “Non si tratta di danneggiare la storia dei piccoli istituti, ma di fare in modo che le banche italiane siano all'altezza delle sfide – ha detto Renzi - Abbiamo troppi banchieri e facciamo troppo poco credito”. Tra le novità in arrivo, pure, l’estensione del patent box a tutti i marchi, anche commerciali. Obiettivo, invogliare i grandi gruppi migrati all’estero a tornare in Italia, tramite l’incentivazione fiscale introdotta con la legge di stabilità sui brevetti. A riforma approvata, rimane il giallo di Bankitalia. Il governatore Ignazio Visco ha dichiarato di non saperne nulla. Immediata la puntualizzazione del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Quando il ministero si occupa di questioni bancarie ascolta i consigli che vengono anche dalla Banca d'Italia e anche in questo caso c'e' stata condivisione”.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Gennaio 2015, 11:17
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